Casertasette - PARADOSSI: A CASERTA I CORTEI LI POSSONO FARE SOLO GLI IMMIGRATI, NON I LOCALI

CASERTA, 4 OTTOBRE 2010 - Se in provincia di Caserta volete organizzare una protesta per dire no all'illegalità che nasce dalla marea di clandestini presenti sul litorale domizio (e non) come lo spaccio di droga organizzato dal clan dei nigeriani, ghanesi sarà difficile che potrete farlo: la Prefettura ve li vieterà. Contrariamente, si perde il conto di quante manifestazioni sul territorio casertane sono state organizzate da gruppi di immigrati, autorizzate e non ostacolate per accusare i residenti di razzismo. E' quanto accade nella Soweto di Caserta, a Castelvolturno dove è saltata la manifestazione anti-immigrati (quelli clandestini che vivono e alimentano l'illegalià) annunciata da Forza Nuova. Le polemiche non accennano a placarsi sulla commemorazione, o meno, delle vittime della strage ordita dal clan dei casalesi a Castel Volturno. L'intimidazione dell'ala stragista del clan che costò la vita nel settembre del 2008 a sei immigrati africani. Da quando il sindaco di Castel Volturno, Antonio Scalzone, ha parlato di «vittime non innocenti» in merito all'inaugurazione di un monumento per ricordare i giovani morti davanti alla sartoria «Ob ob exotic fashions» è stato un succedersi di iniziative pro e conto. Giovedì scorso, i rapprsentanti di Forza Nuova, che avevano annunciato una fiaccolata contro la camorra (attenzione: anche contro la camorra, ma è stata ugualmente vietata) e gli immigrati clandestini, hanno rispettato il divieto ad effettuate la manifestazione, imposto il giorno prima dalla Prefettura di Caserta. Tuttavia, gli esponenti del partito hanno già fatto sapere di voler essere presenti a Castel Volturno sabato sera, ad una analoga manifestazione organizzata dal sindaco, Antonio Scalzone. L’iniziativa di protesta è contro la camorra, la mafia nigeriana, l’immigrazione clandestina e lo spaccio di sostanze stupefacenti.