SINDACO FABOZZI AL BAR:'COSI' DE LUCIA FINISCE DI FARE LO SCEMO
Data: Giovedì, 03 dicembre @ 15:03:11 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA, 3 DICEMBRE 2009 - Passeggiata in via Mazzini per il sindaco reintegrato di Villa Literno, Enrico Fabozzi a due passi dalla Prefettura e dal Caffè degli Artisti dove ha condiviso due chiacchere con un politico non molto noto, quasi sconosciuto (A.B.). Una chiaccherata ad alta voce dove il raggiante primo cittadino, pubblicamente - al bar c'erano alcuni avventori - si è lasciato andare sulle vicenda che lo costrinse a dimettersi anche da presidente del Consorzio Unico dei Rifiuti. "Pasquale De Lucia così finisce di fare lo scemo", ha detto in dialetto Fabozzi durante la sua conversazione al bar dove ha anche accennato a diverse telefonate che gli sono giunte da vari sindaci per una eventuale presa d'atto e a un ricorso presentato all'epoca al Tar del Lazio che gli fu respinto in quanto presentato nella veste di sindaco.

La notizia della reintegra<

A Villa Literno questa mattina la prima colazione si è fatta a base di cornetti e spumante. In tanti sono scesi in strada per festeggiare e in molti, dalle 9 in poi, si sono ritrovati sotto la sede del Comune per salutare degnamente la notizia del reintegro - disposta dal Tar - dell’amministrazione comunale guidata da Enrico Fabozzi, sciolta su iniziativa della Prefettura nell’aprile scorso per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. La decisione assunta dal prefetto Ezio Monaco in coda al lavoro della commissione d’accesso, che vide prorogato di ulteriori sei mesi il periodo di accertamento dei fatti che portarono allo scioglimento per un totale di 12 mesi di ispezione, suscitò grandi polemiche. Tutta l’impalcatura del provvedimento, si disse all’epoca, poggiava su episodi che non stavano in piedi. Ci furono proteste anche eclatanti, prima e dopo la decisione di sospendere il Consiglio comunale. Come quella sotto il Palazzo del Governo di Caserta (ritratta nella foto di apertura del servizio) a poche ore dalla proposta di sospensione avanzata dal prefetto al Ministero dell’Interno. L’ultima causa davanti al Tar di Napoli dopo l’impugnazione del provvedimento si è celebrata il 18 novembre scorso. In aula, a difendere il diritto dell’amministrazione a proseguire il suo mandato e l’onorabilità degli esponenti politici che ne facevano parte, c’erano gli avvocati Giuseppe Abbamonte e Luigi D’Angiolella. A distanza di 15 giorni da quel dibattimento, stamane il sito del Tar della Campania ha annunciato la sentenza di reintegro dell’amministrazione rinviando al deposito delle motivazioni la spiegazione della decisione. Villa Literno era guidata e torna ad essere guidata da un (quasi) monocolore del Pd. Su 12 consiglieri di maggioranza 11 sono espressione del partito di Bersani, il 12esimo dell’Udeur, a Villa Literno schierato con il centrosinistra. La sospensione del Consiglio comunale aveva comportato, nelle settimane a seguire, la decadenza del sindaco Fabozzi da alcune cariche che rivestiva in seno agli enti strumentali. L’espoente del Pd dovette abbandonare nel breve volgere di tempo la presidenza dell’assemblea dei sindaci del Consorzio idrico provinciale e quella del Consorzio unico dei rifiuti. Fabozzi ha sempre ripetuto in questi mesi che in caso di affermazione delle proprie ragioni davanti al Tar non avrebbe fatto ricorso per essere reintegrato. E oggi ha confermato la sua posizione. Tecnicamente la reintegra del Consiglio comunale sarà comunicata dalla stessa Prefettura al domicilio del sindaco entro le 24 ore successive alla pubblicizzazione della sentenza. Da domani Villa Literno avrà nuovamente un sindaco ed un’amministrazione. E, quel che più conta, avrà visto cancellata l’onta di essere considerato un comune amministrato da politici collusi con la camorra. (da: Il Casertano.it)







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