CASERTA, CAMORRA. IL CASO DI DUE DEPUTATI: COSENTINO E PORFIDIA
Data: Mercoledì, 25 novembre @ 10:10:23 CET
Argomento: Giudiziaria


Oggi sul Corriere del Mezzogiorno, su Il Mattino e sul Corriere di Caserta si legge la notizia della chiusura delle indagini che riguarda il deputato dell'Italia dei Valori Americo Porifidia, indagato con due boss dell'area Marcianise-Recale (Perreca e Piccolo) per tentata estorsione aggravata dall'articolo 7 (camorra). Anche in questo caso ad indagare è stata la procura antimafia, la stessa che ha indagato per l'onorevole Cosentino. Molti lettori ci chiedono, dopo aver letto le notizie, come mai per simili reati a volte non c'è uno sbocco identico. Magari qualche giurista ci può aiutare. Giusto per non alimentare sospetti.



RECALE (Caserta), 25 novembre 2009 - Tentata estorsione con l’aggravante del favoreggiamento camorristico. Questo l’atto d’accusa della procura antimafia contenuto nell’avviso di chiusura indagini a carico del deputato dell’Italia dei Valori Domenico Porfidia coindagato con l’attuale consigliere di minoranza del comune di Marcianise Gaetano Tartaglione (Sdi) e con i boss Antimo Perreca, di Recale e Gaetano Piccolo, attualmente detenuti al 41 bis. L’indagine è collegata a un avvicendamento societario che avvenne, nel giugno del 2004, alla «Villa del Sole» di Caserta, clinica in cui Porfidia lavora e di cui la moglie è socia azionaria. Il nome di Porfidia era comparso nelle trascrizioni delle intercettazioni effettuate nell'ambito dell'inchiesta su alcuni appalti pubblici a Napoli: il politico avrebbe fatto pressioni presso un mem,bro del cda (portato al cospetto di un esponente di un clan) tese a non far modificare le cariche e a mantenere appalti interni come portierato, parcheggio e pulizie.





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