GRUPPO SETOLA: NOTIFICATI A KILLER ALTRI 2 ORDINDI DI CATTURA
Data: Giovedì, 12 novembre @ 23:45:12 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA, 12 NOVEMBRE 2009 - I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno eseguito oggi 8 ordinanze di custodia cautelare, di cui 7 in carcere ed una agli arresti domiciliari, emesse dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea nei confronti di altrettanti esponenti della fazione dei casalesi, facente capo a Francesco Bidognetti. L'accusa per tutti è di concorso in tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi comuni e da guerra, aggravati dal metodo mafioso. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurano anche Giovanni Letizia e Alessandro Cirillo, ritenuti appartenenti al gruppo stragista di Giuseppe Setola e responsabili, insieme con il boss, di numerosi omicidi, tra cui l'uccisione di sei immigrati africani a Castel Volturno: per la strage si è aperto proprio oggi il processo, a S. Maria Capua Vetere. I provvedimenti sono stati richiesti dai pm della Dda di Napoli, Marco del Gaudio e Antonello Ardituro, che hanno coordinato le indagini condotte dai carabinieri di Caserta sul tentato omicidio, avvenuto nel luglio di due anni fa a Villa Literno, di Vincenzo Ucciero, reggente del clan Tavoletta-Ucciero, l'altra fazione dei casalesi che contendeva al gruppo di Bidognetti il controllo delle estorsioni e dei traffici illeciti nella zona. Dalle indagini ed anche dai riscontri dei collaboratori di giustizia i carabinieri hanno ricostruito i motivi dell'agguato ed i presunti responsabili del tentativo di omicidio, che segnò l'interruzione di una tregua tra le due fazioni dei casalesi, dopo una lunga e sanguinosa guerra tra i due gruppi, scoppiata alla fine degli anni novanta e protrattasi fino agli inizi del 2007. I "bidognettiani" con il ferimento del reggente del clan Ucciero intesero, hanno spiegato gli investigatori, interrompere la "pax mafiosa" che aveva avvantaggiato il gruppo Ucciero-Tavoletta, soprattutto nel controllo delle estorsioni nel liternese. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurano anche Giovanni Letizia e Alessandro Cirillo, ritenuti appartenenti al gruppo stragista di Giuseppe Setola e responsabili, insieme con il boss, di numerosi omicidi , tra cui l'uccisione di sei immigrati africani a Castel Volturno. Raggiunti dalle ordinanze del Tribunale di Napoli anche Antonio Corvino,Luigi Tartarone,Massimo Alfiero, Metello Di Bona ed Emilio Di Caterino, dettio "Capa grossa", altro fedelissimo di Giuseppe Setola, arrestato dai Carabinieri a Terni, a casa di alcuni parenti.





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