CORTE DEI CONTI: NEL MIRINO DELLA PROCURA LA GESTIONE DELL'ACSA CASERTA 3
Data: Giovedì, 24 settembre @ 09:43:02 CEST
Argomento: Cronaca




CASERTA, 23 SETTEMBRE 2009 - Un fascicolo su un presunto danno subìto dall’erario per un ammontare di 20 milioni di euro è stato aperto dalla Procura della Corte dei Conti su impulso della Guardia di Finanza di Caserta che ha denunciato l’ex sub commissario pro-tempore per la gestione dei rifiuti in Campania, Giulio Facchi. All’ex sub-commissario si contesta l'impropria gestione dei rapporti di lavoro dei cosiddetti lavoratori socialmente utili (Lsu) nel periodo 2000-2009. E’ quanto accertato dalla Guardia di Finanza di Caserta che ha alla Procura regionale della Corte dei Conti. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Caserta hanno svolto una lunga indagine, focalizzata con accertamenti sulla documentazione amministrativo-contabile del Consorzio di Bacino «Acsa Ce3», permettendo di accertare il parziale utilizzo di 95 Lsu nell'ambito della realizzazione del ciclo integrato dei rifiuti predisposto per superare l'emergenza in Campania iniziata nel 1994. Un problema connesso alla mancata realizzazione delle infrastrutture necessarie per l'impiego dei lavoratori socialmente utili (isole ecologiche, impianti di selezione e di compostaggio e altro) nonché dalla conseguente impossibilità di inserire gli Lsu presso i 23 Comuni della provincia di Caserta aderenti al Consorzio `Acsa Ce3'. La vigente normativa in materia prevedeva, alla data di emanazione del bando di assunzione degli Lsu (1999), e prevede tutt'ora, il cosiddetto «passaggio di cantiere» dei lavoratori già precedentemente assunti. In particolare, tutto il personale delle precedenti imprese che espletavano il servizio di igiene urbana, compresa la raccolta differenziata, avevano il diritto di transitare nell'organico del Consorzio di Bacino Ce3, con la conseguente impossibilità da parte dell'ente consortile di utilizzare propri lavoratori di nuova assunzione (95 Lsu). Con riferimento alle infrastrutture non realizzate, è stato accertato – rileva la Guardia di Finanza di Caserta - che il sub commissario pro tempore ha approvato la progettazione di 5 isole ecologiche, a fronte delle 16 pianificate e progettate in forma esecutiva nell'ambito dei 23 comuni consorziati con l'Acsa Ce3. In alcuni casi, la progettazione delle restanti infrastrutture da realizzare non risulta neanche esaminata dai competenti uffici della Regione Campania, pur essendo stati corrisposti notevoli importi a tecnici esterni, a fronte di specifici incarichi.





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