CASERTA, EUROPEE: CHI HA VINTO, CHI HA PERSO. VOTI E ANALISI
Data: Lunedì, 08 giugno @ 20:05:48 CEST
Argomento: Politica




CASERTA, 8 GIUGNO 2009 - Il Casertano.it - Per come sono andate le cose nelle urne alle elezioni europee, al Pd spettano quattro seggi nella Circoscrizione Sud. Gli eletti sono risultati nell’ordine il campano Andrea Cozzolino, vera star di questo turno elettorale, appoggiato a Caserta ed in Campania oltre che dai bassoliniani anche dai rutelliani (nella sola Terra di Lavoro ha messo insieme 19.371 voti); il lucano Gianni Pittella, eurodeputato uscente e con uno zoccolo duro di tutto rispetto nella nostra provincia perché sostenuto oltre che dai “lettiani” anche da parte di ex ds che fanno riferimento a Red; il pugliese Paolo De Castro, ex ministro dell’Agricoltura del governo di Romano Prodi e presidente dell’associazione Red che fa capo a Massimo D’Alema; il calabrese Mario Pirillo. Lo “sconfitto” è invece il consigliere regionale Pasquale Sommese, primo dei non eletti e candidato “ufficiale” della componente dei popolari all’interno del Pd: per lui si sono mossi in prima persona il segretario nazionale Dario Franceschini, quello regionale Tino Iannuzzi, i due parlamentari casertani Stefano Graziano e Pina Picierno, i due consiglieri regionali Peppe Stellato e Nicola Caputo e l’ex candidato alla segreteria provinciale del Pd Chicco Ceceri (questi ultimi due sponsor anche dell’ex assessore regionale Angelo Montemarano): a fronte ad uno schieramento di forze così “imponente” sulla carta, Sommese non solo non ha sfondato ma ha raccolto in provincia 2.000 voti in più di Andrea Losco (9.470 rispetto a 7.219, Montemarano ha invece chiuso a quota 10.665 in provincia). L’europarlamentare uscente Losco, invece, è stato autore di alcuni exploit a macchia di leopardo in provincia. Fra gli altri, quello di San Nicola la Strada, dove sospinto dall’ex assessore provinciale Lucia Esposito e dal Pd locale, ha racimolato 700 preferenze, e quello di Castel Volturno. Nella città di mare Losco ha addirittura doppiato Sommese (120 voti contro una sessantina) nonostante le forze in campo fossero nettamente a vantaggio del consigliere regionale un tempo fedelissimo di Ciriaco De Mita: appoggiavano Sommese tutti i componenti il gruppo consiliare al Comune più, si dice, lo stesso sindaco Francesco Nuzzo, molto attento a stare con un piede da una parte e l’altro dall’altra in questo test per le europee (è risaputo il suo rapporto con Clemente Mastella). Il parziale insuccesso locale di Sommese dovrebbe far giustizia delle aspirazioni di divenire candidata sindaco alle prossime comunali di Maria Perna. Si prende la sua piccola rivincita, invece, Maria Gatto della segreteria provinciale Pd: i suoi candidati, Losco e Cozzolino (che a Castel Volturno di voti ne ha presi 150) sono di molto davanti a tutti gli altri in una città che ha votato il Pdl a mazza secca. Per finire con il Partito democratico va segnalato il dato negativo di Santa Maria Capua Vetere, dove il Pd è forza “minima” nonostante possa esprimere in città un consigliere regionale, il sindaco e il segretario provinciale. Nel Pdl gli otto eletti sono nell’ordine Silvio Berlusconi (che rinuncerà a vantaggio del primo dei non eletti che è il pugliese Salvatore tatarella, fratello del defunto Pinuccio), la foggiana Barbara Matera, Mazzone, Aldo Patriciello, Clemente Mastella, Enzo Rivellini, i pugliesi Raffaele Baldassarre e Serguio Silvestris. Il primo dei non eletti dopo che Tatarella ha preso il posto di Berlusconi risulta essere il deputato europeo uscente Peppino Gargani. A dispetto delle previsioni per quello che riguarda la ripartizione delle preferenze in provincia di Caserta, Giovanna Petrenga, deputata in carica e candidata numero uno del sottosegretario Nicola Cosentino, non ha fatto il pieno: sono stati 3.945 i voti raccolti nel capoluogo, 15.249 quelli totali. Ha fatto meglio, sicuramente, l’ex prefetto di caserta Maria Elena Stasi (19.801 preferenze), l’esponente di An Enzo Pivellini, appoggiato in città dal suo collega consigliere regionale Angelo Polverino (21.065 voti) e il molisano Aldo Patriciello, autore di un exploit nell’alto Casertano (29.892 preferenze). Un discorso a parte merita Clemente Mastella, che ha trovato rifugio nella lista del Pdl: il leader dell’Udeur ha raccolto 16.489 voti che sono un buon bottino e che testimoniano che una fetta di ex forzisti ha dirottato su di lui una delle tre preferenze a disposizione. Tutti, ma proprio tutti gli azzurri, hanno votato per il presidente del Consiglio, capolista: Silvio Berlusconi raccoglie 47.524 preferenze in provincia. Cosa che non è accaduto al capolista del Pd Paolo De Castro che non era inserito in nessuna “doppietta” e “tripletta” dei sostenitori del partito di Franceschini e vede adesso la sua elezione in dubbio. Nell’Udc, infine, discreta performance dell’avvocato Carlo Puoti. Il candidato ha portato a casa 13.209 preferenze, staccando di molto il vecchio leader dc Ciriaco De Mita (3.666) e l’aversana Romilda Balivo (7.846).





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