FALLIMENTO SOCIETA' INTERCETTAZIONI: ARRESTI, PERQUISIZIONI A CASERTA
Data: Marted́, 26 maggio @ 20:43:06 CEST
Argomento: Cronaca




MILANO, 26 maggio 2009 - Piu' di vent'anni fa aveva fondato una societa' che, col tempo, aveva ottenuto appalti per il noleggio di apparecchiature per intercettazioni telefoniche e ambientali per le Procure di mezz'Italia. Nei mesi scorsi Vittorio Bosone, 56 anni, titolare della Ies, arrestato oggi con altre quattro persone, si sentiva al telefono con gli altri indagati per cercare di nascondere le cimici e le apparecchiature della sua societa' decotta, tanto da essere dichiarata fallita nel 2007. Gli agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria presso la Procura della Polizia di Stato si sono presentati da lui con un ordine di custodia cautelare emesso dal gip di Milano Nicola Clivio, su richiesta del pm Stefano Civardi, con altre quattro persone, accusate, pero' solo di ricettazione fallimentare. Il titolare della Ies e' invece accusato di bancarotta fraudolenta distrattiva, bancarotta fraudolenta documentale e ricettazione fallimentare. Si sarebbe reso responsabile, tra il 2004 e il 2007, spiegano gli inquirenti, di ''distrazione e dissipazione patrimoniale'' con un ''costante depauperamento del patrimonio sociale''. Il tutto per un 'buco' di sette milioni e per una distrazione di un milione dalla massa fallimentare a cui vanno aggiunte le apparecchiature in parte sparite. Gli agenti si sono accorti che le attrezzature della Ies cominciavano a essere cedute a un'altra societa', la Global Intelligence srl, che svolgeva la stessa attivita', attraverso la Italcons a cui erano approdate poco prima il fallimento della Ies, prima societa' di Bosone. La Italcons risulta in liquidazione e con attivita' di intermediazione di un noto commercialista di Ravenna. L'arresto per bancarotta, pero', non e' l'unico guaio giudiziario che Bosone ha a Milano. Deve infatti rispondere di intercettazioni abusive (non telefoniche) con altre sette persone tra cui Walter Burani, presidente della Green Vision spa e amministratore di Mariella Burani fashion group. L'indagine, ormai chiusa, riguarda tre diversi episodi, tra il 2006 e il 2008. Uno ai danni di Andrea Siniscalco, amministratore delegato della Greenvision Ambiente, con l'installazione nel suo ufficio di strumenti di registrazione audio e video; il secondo riguarda lo studio di un dentista milanese che attraverso un particolare sistema ''audio integrato'', riusciva a vedere e sentire sul pc, le immagini e i discorsi dei suoi dipendenti con i pazienti. Il terzo era avvenuto ai danni di due dipendenti della stessa Ies. Sono state eseguite varie perquisizioni tra cui anche in provincia di Caserta





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