G8: ISPETTORE IN SERVIZIO A CASERTA INDAGATO A GENOVA
Data: Venerdì, 25 luglio @ 08:34:55 CEST
Argomento: Cronaca




Primo interrogatorio ieri, in qualità di indagato, per Maurizio Panzieri, l' ispettore capo della polizia, in servizio a Caserta, che nel verbale del 22 luglio del 2001 avallò l' episodio del presunto accoltellamento dell' agente scelto Massimo Nucera da parte di un no global, rimasto ignoto, nel corso dell' irruzione della polizia nella scuola Diaz, durante il G8. A distanza di due anni dall' inizio delle inchieste "quello di Panzieri - ha sottolineato il pm Francesco Pinto - è l' ultimo interrogatorio per i fatti del G8". Assistito dagli avv. Silvio Romanelli e Paolo Costa, Panzieri in cinque ore di interrogatorio avrebbe confermato il contenuto del verbale e le dichiarazioni fatte nei mesi scorsi, quando venne sentito come teste. All' uscita, oggi pomeriggio, dall' ufficio dei magistrati Enrico Zucca e Francesco Pinto, titolari dell' inchiesta, l' avv. Romanelli ha commentato:"Il mio assistito è stato indagato, dopo che aveva testimoniato come persona informata dei fatti, confermando l' accoltellamento di Nucera. Così ho perso un teste importante a favore dell' agente". Anche Panzieri, come altri poliziotti, tra cui numerosi dirigenti e ufficiali, è indagato per lesioni, falso e calunnia a danno dei 93 no global arrestati dopo la sanguinosa irruzione nell' istituto. I pm Zucca e Pinto, titolari dell' inchiesta sulla Diaz, sospettano infatti che l' accoltellamento di Nucera, come il ritrovamento delle due bottiglie molotov, siano false prove, costruite dalla polizia per giustificare la sanguinosa irruzione e l' arresto dei 93 no-global. Panzieri oggi ha confermato l' episodio ai magistrati, sostenendo di aver visto "un' ombra minacciosa che si avventava contro Nucera, per poi dileguarsi". L' ispettore inoltre ha raccontato che "quando scendevo le scale insieme a Nucera, mi sono accorto che aveva il giubbotto strappato. Alla domanda di cosa fosse successo, Nucera rispose che non era uno strappo, ma che era stato ferito". Nel verbale, redatto la mattina dopo l' irruzione nella scuola, Panzieri aveva scritto: "Dopo essere penetrato all' interno dello stabile per eseguire le operazioni di bonifica e di perquisizione mi portavo al secondo piano di detto edificio insieme all' agente scelto Massimo Nucera ed altri, in forza presso il Nucleo Sperimentale del I° Reparto Mobile di Roma, ove facevamo irruzione in una stanza buia sfondando la relativa porta d' accesso". "Nell' occasione - aveva aggiunto - Nucera avanzava e fronteggiava una persona munita di un oggetto, con il quale ingaggiava una colluttazione... Il soggetto veniva accompagnato nel punto di raccolta. Successivamente venivo a conoscenza che il summenzionato giovane era munito di un' arma da taglio con la quale aveva aggredito il sopracitato operatore di polizia". Sul presunto accoltellamento di Nucera sono state eseguite diverse perizie, dai risultati tra loro contrastanti. Il perito dei pm, col. Luciano Garofano del Ris di Parma, e il prof. Franco Algostino di Torino, nominato dai no global, hanno concluso che i tagli riportati sugli indumenti di Nucera non sono compatibili con il suo racconto. Di parere contrario è stato invece il prof. Carlo Torre, consulente del Gip, il quale ha ritenuto compatibili i tagli con il terzo racconto fatto da Nucera ai magistrati. Torre aveva concluso però che "rilevanti " e "meritevoli di ulteriori accertamenti" erano alcuni dati tecnici evidenziati dai consulenti di parte.





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