SICUREZZA SUL LAVORO: NUOVA SEZ. PROCURA S. MARIA C.V. (CASERTA)
Data: Giovedì, 14 maggio @ 14:31:34 CEST
Argomento: Lavoro




SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta, 14 maggio 2009) - Subappalti a raffica, lavoro in nero o sottopagato, assunzioni precarie di lavoratori stranieri o di giovani ancora privi della necessaria professionalità. Sono alcuni degli aspetti che incidono negativamente nei cantieri edili spesso teatro di incidenti (anche mortali) sul lavoro. Un settore importante e delicato per il quale è necessaria prevenzione ma anche repressione di tutti quegli illeciti edilizi tra cui la mancata sicurezza sul lavoro. Il giro di vite nei cantieri lo ha annunciato la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere dove da qualche giorno è attiva una sezione – la quarta in particolare – dedicata ai reati che riguardano gli infortuni sul lavoro e all’ambiente in generale. L’intenzione è prevenire il triste fenomeno degli infortuni sul lavoro e reprimere la sequela di episodi, purtroppo anche morti sul lavoro, causate molto spesso dal mancato rispetto delle norme sulla sicurezza. Un tema, peraltro a cuore del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, recepito in pieno dall’ufficio inquirente di Palazzo di Giustizia che ieri ha «inaugurato», con un’apposita riunione allargata alle istituzioni interessate, una sezione dedicata agli illeciti commessi nel settore edilizio. «Quella di oggi (ieri per chi legge, N.d.R.) – ha spiegato il Procuratore capo Corrado Lembo – è la prima riunione operativa dedicata ad uno scambio di informazioni fra le istituzioni finalizzata ad un preciso monitoraggio nello specifico settore. Naturalmente – ha proseguito Lembo – la Procura non sarà strabica su eventuali aspetti che proprio nel settore edilizio sono di particolare appetito per la criminalità organizzata. E’ nostra intenzione effettuare uno screening nel settore edilizio per verificare lo stato attuale della sicurezza sul lavoro al fine di avere un quadro preciso sulla regolare attività delle imprese che operano sul territorio». La sezione del II dipartimento della Procura che si occupa di reati ambientali (ecologia, ambiente e sicurezza sul lavoro), è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Albano con referente il sostituto procuratore Donato Ceglie, esperto della materia. «E’ nostra intenzione – ha detto il procuratore aggiunto Paolo Albano – diffondere su un territorio come quello casertano, spesso non indenne dal crimine, la cultura della sicurezza sul lavoro facendo comprendere ai responsabili delle imprese che devono essere i garanti dell’integrità fisica e della salute dei lavoratori». Al vertice di ieri, nel corso del quale i magistrati inquirenti hanno illustrato le linee programmatiche della Procura in materia di sicurezza del lavoro, hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto Ezio Monaco, il questore Guido Longo, il comandante provinciale dei carabinieri Carmelo Burgio, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco Manozzi e i rappresentati di Asl, Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro oltre agli altri addetti ai lavori. Non è esclusa la nascita di una speciale banca dati per avere una fotografia generale del particolare fenomeno.





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