Casertasette - TERREMOTO A L'AQUILA: MOGLIE BOSS BELFORTE A ROMA CON LA LIOCE

CASERTA - Il boss Domenico Belforte aveva lasciato il carcere di massima sicurezza de L’Aquila 20 giorni prima della terribile scossa. Qualche giorno fa, a seguito dell’ordine di evacuazione per l’inagibilità della struttura carceraria, anche la moglie del capoclan di Marcianise, Maria Buttone, ha lasciato il penitenziario abruzzese per essere trasferita nel carcere di Rebibbia. La «lady Belforte» del clan dei Mazzacane, si trovava detenuta a L’Aquila insieme alla brigatista Nadia Desdemona Lioce (all'ergastolo per gli omicidi dei giuslavoristi Massimo D'Antona e Marco Biagi oltre che per l'assassinio dell'agente di polizia Emanuele Petri) anche quest’ultima trasferita nel carcere femminile della Capitale. I trasferimenti in altri penitenziari hanno riguardato anche altri degli 81 (su 140 reclusi) detenuti al 41bis: fra questi, i Casalesi Vincenzo Zagara, Francesco Biondino ed Enrico Martinelli. Intanto, dalla provincia di Caserta si moltiplicano le iniziative di solidarietà a favore degli sfollati. Una sottoscrizione di 10 euro per ogni avvocato e di 5 euro per ogni praticante avvocato è l’iniziativa lanciata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Elio Sticco, a favore dei colleghi dell’ordine forense de L’Aquila in segno di solidarietà per i professionisti abruzzesi colpiti duramente dal terremoto. La somma raccolta dall’ordine forense sammaritano – uno dei più antichi d’Italia e con circa cinquemila iscritti – sarà devoluta all’organismo forense abruzzese che provvederà a distribuirla nella maniera che riterrà opportuna. Ieri, sono giunti a L’Aquila anche quattromila chili di mozzarelle (quantitativo che può soddisfare oltre diciottomila persone) spediti dal «Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop» ad integrazione del menu del pranzo di Pasqua destinato agli sfollati. All’iniziativa hanno aderito tutti i produttori aderenti al Consorzio campano presieduto da Luigi Chianese. Le operazioni di spedizioni si sono avvalse della collaborazione della Protezione civile. (dal Corriere del Mezzogiorno del 12 aprile 2009)