SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - Il presidente dell'Acli Terra Campania Gaetano Manna, due funizionari dell'Asl Caserta, Carlo Di Rauso e Carlo Formisano la moglie di Di Rauso sono stati arrestati questa mattina tra le province di Caserta e Benevento, dai Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere (e della Stazione di Grazzanise) agli ordini de capitano Carmine Rosciano. Divieto di dimora, invece, per un responabile didattico. L'inchiesta, del sostituto procuratore Donato Ceglie della Procura di Santa Maria Capua Vetere, si è focalizzata nei confronti di soggetti appartenenti ad un’organizzazione formata da funzionari dell’ASL e dal Presidente di “ACLI-Terra Campania per la legalità”, ente che si occupa della gestione di beni confiscati alla camorra. Gli indagati, secondo l'accusa, costringevano titolari di esercizi commerciali a consegnare somme di denaro per rilasciare falsa documentazione attestante la frequenza ed il superamento di corsi (in realtà mai avvenuti) di formazione e di aggiornamento obbligatori per gli addetti ad attività connesse all’igiene degli alimenti. Associazione per delinquere, concussione e falsità commessa da pubblici ufficiali i reati contestati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato le indagini. Tutto è stato avviat sulla scorta di una denuncia di una commerciante di Santa Maria La Fossa che ha raccontato agli inquirenti come nel marzo 2007 un ispettore della Asl Caserta 1 si fosse recato piu' volte anche con la moglie (tra gli arrestati di oggi) per spiegare le nuove modalita' per ottenere i diplomi che dal 2005 hanno sostituito i libretti sanitari. La "Acli Terra Campania e Legalita'" era anche ente accreditato alla Regione per rilasciare queste certificazioni. L'ispettore, racconta la negoziante, aveva anche esplicitato che l'esame finale si poteva bypassare e ottenere il diploma senza nemmeno frequentare il corso. Una conferenza stampa è fissata per questa mattina in Procura. (31 marzo 2009-08:25)