PIANO CASA DEL GOVERNO BERLUSCONI: A CASERTA SI PPONE ASPPI
Data: Giovedì, 12 marzo @ 11:38:29 CET
Argomento: Enti e Comuni




CASERTA - L’associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari si oppone al piano casa del governo Berlusconi che concede interventi di ampliamento su strutture già esistenti. L’aumento delle volumetrie andrà sicuramente ad impattare sull’ambiente e il decoro. La trasformazione dei terrazzi e balconi dai quali attraverso la muratura si possono ricavare nuovi vani sarà un obbrobrio sia dal punto di vista architettonico che ambientale. C’è effettivamente il rischio di stravolgimento di una pianificazione urbanistica più razionale basata su spazi essenziali e accessibili anche a coloro che si approcciano all’acquisto della prima casa. La politica del governo favorisce i proprietari a discapito dell’ambiente e di uno sviluppo sostenibile che possa ampliarsi verso l’edilizia sociale. L’asppi che vanta una lunga esperienza nel settore immobiliare non può concepire che si possa affrontare la crisi economica della nazione con provvedimenti tampone che non potranno assolutamente dare respiro al mercato dell’edilizia e la possibilità ai cittadini di non pagare l’affitto. Se effettivamente si vuole fronteggiare la crisi bisogna dare impulso a un edilizia più accessibile ai ceti medi. Il rischio che attraverso il nuovo piano casa si possano incrementare gli abusi edilizi è alto, in effetti varare una provvedimento che addirittura elargisce ampliamenti volumetrici sottintende la possibilità di andare oltre il concesso. E per la regione Campania, capofila della speculazione edilizia e degli abusi edilizi, quegli ultimi sanati con la legge di condono 2003, si prospetta un’ altro disastro ambientale. Il governo Berlusconi piuttosto che le manovre anticrisi sembra che faccia manovre anticonformiste che si allontanano dalla tutela dell’ambiente e del paesaggio. L’asppi propone l’edilizia per il sociale corredata da impianti per l’utilizzo delle fonti energetiche alternative. Interventi che sicuramente si sostituiscono ad abusi edilizi e alle insalubri centrali nucleari. (12 marzo 2009)





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