CASERTA, 'CERCO FIDANZATA': DISABILE FA OUTING. DONNE NON APPROFONDISCONO
Data: Giovedì, 28 agosto @ 12:23:57 CEST
Argomento: Interni / esteri




CASERTA – Fino a qualche anno fa era una persona «normale», viveva una vita fatta di tanto sport, amici, lavoro, amore, insomma niente di speciale, ma serena per la gioia di vivere. Poi, un brusco cambiamento lo ha costretto a una vita diversa: oggi, Antonio (vuole farsi chiamare così), è costretto alle stampelle, le stesse che gli impedirebbero, di fatto, di crearsi un rapporto con una donna. Una situazione, forse, legata anche all’ambiente in cui vive (un piccolo centro della provincia di Caserta) tanto da spingerlo a fare «outing» con una mail inviata ad alcuni mezzi di comunicazione. Quello di Antonio, di fatto, un vero e proprio appello per trovare un’anima gemella che guardi oltre il suo stato di disabile e non si fermi al primo impatto visivo. «Questa mia lettera potrà sembrarvi alquanto strana – scrive Antonio – anche se in realtà, oggigiorno, la stranezza fa parte del quotidiano. Cercherò di non dilungarmi, l’oggetto di questo mio appello è ‘cerco fidanzata’». Antonio spiega il suo disagio. «Non sono né un maniaco, né un perverso in cerca di squallide avventure, ho 40 anni e sono un eterosessuale diversamente abile. Quando la gente sente questa parola si spaventa. Aggiungiamoci un po' della mia timidezza, ed ecco che si scatena una bomba con reazione a catena». Antonio è diventato disabile qualche anno fa dopo un episodio ischemico cerebrale che gli causò la cecità all'occhio sinistro, la sordità ad un orecchio e una lieve andatura zoppicante all'arto inferiore sinistro. «Cammino con l'ausilio di una stampella – scrive ancora Antonio - sono autosufficiente in tutto e per tutto, sono pienamente in grado di intendere e di volere ma la solitudine è una sensazione orribile; il bisogno di amare e di sentirti amato; il desiderio di coccole e parole affettuose; il bisogno di abbracciare, di prendere per mano una donna; la necessità di esprimere i propri sentimenti. Tutto ciò mi manca e mi distrugge dentro. Vorrei una donna da amare e rispettare per tutta la vita e anche oltre, vorrei creare un rapporto basato su sentimenti veri, vorrei che qualcuno evitasse di vedere la mia disabilità. Sono una persona modesta, umile, vivo di pensione, sono alto 1,80 cm e peso 75 kg, occhi e capelli castani. Vivo nel Casertano, se questa donna speciale esiste, io sono pronto». Antonio può essere contattato ad una mail creata per l’occasione (laserraantonio@yahoo.it). «La presenza di una persona, rispetto alla tipologia del suo handicap – scrive lo psicologo e psicoterapeuta Roberto Penza, sul sito web della Uildm - porta, nella relazione con gli altri, una molteplicità di timori, imbarazzi e barriere imputabili a una serie di fattori socio-culturali che incidono negativamente sulla costruzione di rapporti personali, tra persone disabili e non, basata su momenti quotidiani vissuti e rappresentati dall'incontro, dall'innamoramento e dall'amore Se tali condizionamenti perdurano nel tempo – conclude - certamente non aiutano le persone con disabilità a sviluppare incontri, sensibilità e relazioni affettive differenti». (Corriere del Mezzogiorno, Giovedi 28 Agosto 2008)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=15253