CASAL DI PRINCIPE: INAUGURATA UFFICIALMENTE SEZIONE SQUADRA MOBILE
Data: Venerd́, 27 giugno @ 22:39:34 CEST
Argomento: Cronaca




Quattordici stanze, centosettanta metri quadrati per piano, marmi disposti a stella sulla porta d'ingresso, porte scorrevoli e un cortile di duecento metr. Era la casa di Dante Apicella, fiancheggiatore del clan dei Casalesi condannato nel processo Spartacus, oggi sede della sezione della Squadra mobile a Casal Di Principe coordinata dal dirigente Alessandro Tocco in collaborazione con quella di Caserta. Tocco ha indagato sulle infiltrazioni camorristiche al comune di Fondi e nel basso Lazio. Ora ha scelto di venire a Casal Di Principe: "Voglio dare il meglio di me nella cattura dei latitanti, ne sono circa trenta ancora in giro", dice. Dodici sono le postazioni della centrale operativa e trenta gli investigatori che lavoreranno su tutto il territorio, partendo da Casal Di Principe per arrivare fino a San Cipriano D'Aversa, Villa Literno, Castelvolturno. A benedire la struttura il vescovo della diocesi di Aversa, Mario Milano. "Benedico i giovani operatori di legalita' e di pace che affronteranno le forze della malavita che inquinano in nome dei casalesi", spiega. A pochi passi da corso Umberto, in via Fellini, questa notte la Mobile ha scoperto un bunker in un'abitazione privata. La sede distaccata per il questore di Caserta Carmelo Casabona "e' anche un primo passo per istaurare un rapporto diretto con la gente di Casale". Rodolfo Ruperti, dirigente della Squadra Mobile, insiste sulla necessita' di instaurare una collaborazione dei cittadini "che invoglio a denunciare le illegalita' in qualsiasi forma e in qualsiasi modo". Una seconda struttura appartenuta a Dante Apicella diventera', probabilmente, alloggio dei carabinieri. All'inaugurazione c'era il capitano Alfonso Pannone, seduto in prima fila, che sta indagando sull'omicidio di Michele Orsi. Presente anche il coordinatore della Dda Franco Roberti. "Due sono le priorita' - dice - catturare i latitanti e incidere sull'effettivita' delle condanne". "L'apertura del posto di polizia e' la premessa per ogni recupero del territorio che e' inficiato dalla camorra", aggiunge. "Non c'e' rassegnazione, ma voglia di riscatto sociale, economico e culturale in cima alle aspettative dei cittadini di Casal di Principe. Di questo bisogno se ne fa oggi interprete il Governo, desideroso di trasformare in occasioni positive tutte le iniziative volte a ridare dignita' e prospettive di sviluppo a un territorio vittima di tante negligenze, ma anche di tanti stereotipi", conclude il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino. (27 giugno 2008)





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