CASTELVOLTURNO (CASERTA): DALLA RACCOLTA DEI POMODORI ALL'IMPORT DI EROINA
Data: Mercoledì, 18 giugno @ 08:52:57 CEST
Argomento: Cronaca




CASERTA - Non più pagliericci né stanze maleodoranti di case coloniche abbandonate, ma appartamenti con elettrodomestici, hi-fi e frigoriferi pieni di scorte alimentari e nei cortili o in strade auto e moto di grossa cilindrata. Nella zona di Castelvolturno, importante centro del litorale casertano è cambiato lo scenario di molti anni fa, quando immigrati nigeriani, ghanesi, liberiani o della Sierra Leone, erano costretti a guadagnare poche lire per vivere dopo ore di lavoro nei campi della zona per raccogliere pomodori. E' quanto emerge dall'operazione antidroga "Volturno" condotta dai carabinieri del comando provinciale di Caserta, che ha consentito di individuare circa trenta persone (17 africani, 2 ragazze dell'Europa dell'est e 11 italiani), che provvedevano alla distribuzione di cocaina e eroina anche in altre province d'Italia, soprattutto Latina, Frosinone e Teramo, attraverso una ramificata organizzazione. Ora la droga, il controllo della prostituzione ed anche le attività "predatorie", secondo dati dei carabinieri, hanno alzato il livello di vita degli extracomunitari, soprattutto di quelli dell'Africa occidentale, ad eccezione di alcune comunità, soprattutto quella senegalese, che vive in prevalenza di commercio ambulante. A illustrare i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni negli ambienti della criminalità che vede protagonisti gli immigrati é stato il comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta, colonnello Carmelo Burgio. Secondo i dati dei carabinieri di Caserta, quasi il 90 per cento dei clandestini che vivono sul litorale domiziano, è coinvolta nella vendita all'ingrosso o al dettaglio della droga, nel controllo della prostituzione o nell'attività predatoria. Organizzazioni africane, sganciatesi dalla camorra operante nella zona, ma alla quale riconosce una sorta di "fitto" per poter operare senza difficoltà - ha ancora spiegato il colonnello Burgio - cura direttamente, come é dimostrato dall'operazione "Volturno", attraverso propri corrieri, l'importazione di partite di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina e cocaina per poi distribuirla su larga scala in varie regioni italiane, compresa la Sardegna. Il comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta ha , infine, ribadito che, nonostante i servizi di prevenzione e di contrasto, i controlli dei clandestini, soprattutto quelli che delinquono, sono difficili. La indisponibilità di posti nel Centri temporanei consente agli immigrati senza regolare permesso di soggiorno, arrestati perché inosservanti dei decreti di espulsione, di essere giudicati per direttissima, di riacquistare la libertà e di non essere più perseguiti per lo stesso reato, in ossequio ad una sentenza della Cassazione. Una sorta, dunque - è stato sottolineato -, di permesso di soggiorno che il clandestino può acquisire dopo il processo, nonostante che gli venga notificato un nuovo ordine di espulsione. (17 giugno 2008)





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