IMPORT DROGA IN CAVITA' ANALE: DENUNCIA FRATELLO TOSSICO, BLITZ
Data: Martedì, 17 giugno @ 10:26:58 CEST
Argomento: Cronaca


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C’è una denuncia del fratello di un tossicodipendente, nata dalla disperazione familiare e dal calvario quotidiano subìto dai congiunti, dietro l’inchiesta della Dda di Napoli che questa mattina è sfociata in 14 decreti di fermo eseguiti dai carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con i militari dell’Arma di Napoli, Latina, Frosinone, Nuoro, Teramo e Vicenza. L’operazione, denominata «Volturno» è stata caratterizzata anche da 6 decreti di perquisizione domiciliare per la ricerca di sostanze stupefacenti nei confronti di un’organizzazione ritenuta responsabile di «associazione per delinquere finalizzata all’importazione, nonché alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina».

L’indagine

L’attività d’indagine è stata avviata dai carabinieri della stazione di Grazzanise nel luglio dello scorso nei confronti di un gruppo di persone dedite a vario titolo all’importazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina ed eroina. Gli indagati sono complessivamente trenta (17 africani, 2 ragazze dell’Europa dell’Est e 11 italiani): nei confronti di 15 di essi è stato emesso provvedimento di cattura (1 donna africana non è stata rintracciata), mentre per gli altri 15 sarà richiesta l’ordinanza di custodia cautelare in quanto detenuti a seguito degli arresti effettuati nel corso dell’indagine. Per scoprire gli autori dell’organizzazione, gli investigatori si sono serviti di intercettazioni telefoniche, video-riprese, pedinamenti e riscontri di polizia giudiziaria (arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti) ma tutto è nato a seguito della denuncia del fratello di un giovane tossicodipendente che, disperato per le condizioni del familiare, si è rivolto ai carabinieri della Stazione di Grazzanise riferendo loro che il giovane acquistava la droga da uno spacciatore di colore operante a Castel Volturno.

La via della droga, occultata nella cavità anale

La sostanza stupefacente, è stato accertato, veniva importato dal Ghana, poi trasportato da corrieri africani attraverso l’Olanda o la Francia, mediante occultamento nella cavità anale. La droga arrivava poi a Castel Volturno, presso l’abitazione di un ghanese che era una vera e propria centrale di smistamento: qui lo stupefacente veniva lavorato e ceduto ad altri spacciatori provenienti soprattutto dalle province di Latina (Terracina, Fondi, SS. Cosma e Damiano), Frosinone (Ceprano e Cassino) e Teramo (Martinsicuro), che provvedevano successivamente a smerciarlo al dettaglio.

Dati e risultati relativi all’attivita’ investigativa

L’inchiesta, con 30 indagati, è durata quasi un anno ed è stata caratterizzata da 16 arresti in flagranza di reato e dal sequestro di 800 grammi di eroina e 300 di cocaina.. Sono state invece circa 270 le cessioni di stupefacente complessivamente accertate. Oltre al ghanese Oduro Daniel Ntiamoah, residente in provincia di Vincenza ma domiciliaro a Castelvolturno, sono stati sottoposti a fermo i componenti della banda residenti tra Ceparano, Cassino (Frosinone), Martinsicuro (Teramo), Marano di Napoli, Lanusei (Nuoro), Castelvolturno e Santi Cosma e Damiano (Latina).(17 GIUGNO 2008-10:25)





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