CASO GOMORRA E SCORTA A SAVIANO. PER SQUITIERI SONO BUFFONATE
Data: Lunedì, 26 maggio @ 10:42:51 CEST
Argomento: Cronaca




NAPOLI – Dopo la sua chiacchierata nomina (ancora ufficiosa) a direttore della Festa del Cinema di Roma, Pasquale Squitieri continua a far parlare di sé. Il battagliero regista napoletano è approdato ieri, mercoledì 21, a Cannes, per presentare un documentario-tributo dedicato alla carriera della sua storica compagna, Claudia Cardinale. «Io Claudia», questo il titolo dell’omaggio che Squitieri ha ideato per la sua partner di una vita. E sulla terrazza dello «spazio Italia» del Noga Hilton, ne ha approfittato, con la vis polemica che lo contraddistingue, per dire la sua sul film rivelazione «Gomorra» di Matteo Garrone, e sulla situazione di Napoli. In una lunga intervista comparsa sul quotidiano Roma, il regista esprime senza peli sulla lingua le sue opinioni, davvero controcorrente, sulla pellicola tratta dal bestseller di Roberto Saviano, minimizzando anche le minacce ricevute dallo scrittore, liquidandole come «buffonate»: «Penso - spiega nel'intervista rilasciata a Maridì Sessa - che si tratti di avvertimenti fasulli. Chi è veramente preso di mira gira con la scorta, certo, ma ha il veto assoluto di prendere aerei e di frequentare luoghi pubblici perchè potrebbe rappresentare pericolo per sè e per gli altri». Insomma, secondo il regista, l'autore del bestseller Gomorra sarebbe andato a Cannes con la scorta «probabilmente per fare un po' di show». SUL FILM - «Ci sono momenti in cui emerge la stoffa di Garrone. Ma non sono d’accordo con la maniera in cui è stato girato il film– dichiara ancora Squitieri, inorridendo davanti al paragone di molti tra «Gomorra» e «Le mani sulla città» di Rosi – In primis perché non spiega che cos’è la camorra e non fa alcuna allusione a personaggi come Bassolino, ed ancora perché mostra solo un aspetto della complessità della vicenda, tralasciando una parte importante, quella svolta dai consumatori di droghe e sostanze illecite, senza dei quali le varie mafie e camorre non avrebbero ragione di esistere». Se gli apprezzamenti Squitieri li concede solo al lavoro di Paolo Sorrentino sul personaggio di Giulio Andreotti, la delusione del regista tocca anche la politica, puntando il dito anche sull’operato di Bassolino. «Credo che il Consiglio dei Ministri a Napoli sia un nobile gesto. Le performance artistiche appartengono a Bassolino, che più volte ha fatto diventare Piazza Plebiscito anfiteatro di assordanti esibizioni musicali pro vulgo. E’ un’aperta presa di coscienza di un governo che riconosce che l’Italia in questo momento storico è rappresentata nel mondo esclusivamente dalla “Pattiumiera Napoli”». (dal Corriere del Mezzogiorno.it) 26 maggio 2008





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