LO STATO PRESENTE A CASTELVOLTURNO: MANTOVANO INCONTRA FAMILIARI VITTIMA
Data: Martedì, 20 maggio @ 09:43:01 CEST
Argomento: Cronaca




CASTELVOLTURNO - Il Governo accende i riflettori su Castelvolturno dove alcuni giorni fa la mano della camorra ha firmato un grave delitto per conto del clan dei Casalesi. I 20 colpi esplosi dalle pistole del gruppo di Bidognetti (questa l'ipotesi degli investigatori) hanno infatti ammazzato un imprenditore che aveva avuto il coraggio di denunciare i suoi estorsori sette anni prima. Circostanza che aveva fatto scattare per Domenico Noviello, 65 anni, una scorta di polizia per soli due anni: dal 2001 al 2003. Un omicidio commesso nel giorno della manifestazione di solidarietà (ma con appena cento persone) organizzata per Pietro Russo, commerciante sammaritano e presidente della locale associazione antiracket al quale hanno distrutto con il fuoco la fabbrica di materassi. E pochi, soprattutto i colleghi imprenditori e commercianti, sono stati anche quelli che hanno partecipato ai funerali di Noviello: un po' perché era più conosciuto più nel suo paese d'origine, San Cipriano d'Aversa; un po' forse, per paura di apparire. Ieri, intanto, in rappresentanza dello Stato, è arrivato a Castelvolturno il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano che ha partecipato al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica organizzato sul litorale domizio. Quella di Mantovano è stata la seconda partecipazione a un comitato per la sicurezza dopo Lecce. «Il senso della mia presenza qui - ha detto Mantovano - è prima di tutto quello di incontrare la famiglia di Domenico Noviello e in secondo luogo quello di rendere chiaro un concetto: se qualcuno ritiene che attraverso le intimidazioni che ci sono state immagina può condizionare l'attività delle istituzioni ha totalmente sbagliato i conti perchè otterrà una reazione opposta a quella che i aspettava». Il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano incontrando la stampa a Castelvolturno, ha anche parlato di aumento di forze di polizia. «Si cercherà di potenziare la struttura investigativa e di attivare un nucleo distaccato della squadra mobile di Caserta per contribuire alle indagini sulla cattura di latitanti da un lato e, dall'altro, di reprimere le gesta criminose dei criminali. Ma si cercherà soprattutto di dare alla popolazione massaggi che lo Stato c'e' e vuole reagire. Sarà un'azione come quella di quindici anni fa a Palermo. Da Palermo a Napoli, le istituzioni reagiscono assieme alle associazioni antiracket e questo non e' solo un gesto di civiltà ma anche di buon senso». «Meglio avrebbe fatto questa criminalità organizzata a tentare altre vie e altre strategie - ha continuato - io sono qui non a titolo personale ma su disposizione del ministro Maroni. Nell'insieme di misure che verranno approvate mercoledì a Napoli e' inserito lo snellimento delle procedure di acquisizione dei beni confiscati». Quanto alla ricerca dei responsabili dell'omicidio, «l'azione di governo sarà determinata e seria e farà rammaricare coloro che hanno deciso di osare tanto.Ringrazio il governo per l'attenzione riservata a Castelvolturno - ha invece sottolineato il sindaco Francesco Nuzzo, procuratore generale - e mi ricorderò di ringraziarlo qualora le promesse diventino realta». (20 maggio 2008-09:40)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=14556