CASERTA: PENTITI CASALESI 'STAR' IN TV, MADRE BIDOGNETTI LO CHIAMA INFAME
Data: Martedì, 13 maggio @ 11:59:52 CEST
Argomento: Cronaca


Anche i parenti oramai, lo considerano un infame ed uno che mette a rpentaglio la vita dei familiari. Lui, Domenico Bidognetti, pentito con un background di 60 omicidi - prima autore di una lettera nella quale chiamava i camorristi 'buffoni' e poi star in tv dopo Anna Carrino, altra collaboratrice di giustizia pure apparta in tv - è oggetto di una lettera a firma della madre giunta nella redazioe de Il Mattino di Caserta. Della moda-Casalesi e pentiti in tv ce ne eravamo occupati in questo lancio di ieri leggi nostro lancio qui



Angela Pagano, vedova di Umberto Bidognetti, padre del boss Domenico ora pentito e cugino di Francesco detto "Cicciotto 'e mezzanotte', capo del clan dei Casalesi, ucciso nella masseria di famiglia a Castelvolturno il 2 maggio scorso, ha fatto recapitare al quotidiano locale "Il Mattino" una lettera in cui si rivolge al figlio e lo invita a cessare di parlare. "E' facile pentirsi come hai fatto tu - scrive la donna - lasciando noi nel dolore e nell'inferno. Quanto male mi stai facendo. Pensa soltanto che i funerali di tuo padre sono stati celebrati come se fosse stato un delinquente e questo non e' giusto. Il male che tu hai fatto non lo possiamo pagare noi". "Domenico - aggiunge, rivolgendosi direttamente al figlio - e' facile comparire in televisione (il riferimento e' a una intervista rilasciata alla Rai di spalle nei giorni seguenti l'omicidio del padre, ndr.), e' facile scrivere sui giornali, ma e' difficile vivere giorno per giorno quando ti accorgi che intorno a te c'e' solo buio e paura. Ho capito che non vuoi bene alla tua famiglia e pensi solo a te stesso, non ti riconosco piu'! E' innaturale che non pensi a quello che hai causato e che continui a mettere la nostra vita in pericolo, forse qualcosa non funziona in te e qualche trauma ti avra' fatto perdere la ragione". "Ho letto che hai confessato di aver commesso tanti omicidi. Ora basta, non continuare ad uccidere", si chiude la missiva. Umberto Bidognetti e la sua famiglia avevano rinunciato al programma di protezione accordato ai parenti dei collaboratori di giustizia; i Bidognetti vivono tuttora a Casal di principe in via Genova, roccaforte del clan. (13 maggio 2008-12:00)





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