AMBIENTE: OPERAZIONE "RE MIDA", INCHIESTA DA CASERTA A SALERNO
Data: Giovedì, 12 febbraio @ 08:23:00 CET
Argomento: Cronaca




Sono emerse anche attività estorsive da parte di esponenti della camorra casertana, in particolare il clan dei casalesi, nell'indagine dei carabinieri del Noe che ha portato al sequestro di alcuni siti nel Salernitano utilizzati per sversare abusivamente rifiuti pericolosi. Esponenti della criminalità organizzata hanno imposto tangenti a uno degli imprenditori cui faceva capo l'illecito smaltimento. Dall'operazione, denominata 'Re Mida', dal nome del casertano Luigi Cardiello, uno principali indagati, il quale in una conversazione telefonica si vantava di trasformare l'immondizia in oro. Lo scorso novembre, nel casertano erano scattati 19 arresti, il sequestro di 20 impianti e di 100 conti correnti bancari. L'indagine ha consentito di fare luce su un traffico illecito di rifiuti in Campania, nelle province di Napoli e Caserta, e si é sviluppata lungo due direttrici: rifiuti speciali di natura urbana provenienti dal Consorzio 'Milano pulita' che si occupa del recupero dei rifiuti dell'hinterland milanese; rifiuti speciali pericolosi, prevalentemente fanghi di conceria provenienti da Veneto e Toscana e dell'industria conserviera campana, smaltiti illegalmente con la tecnica del 'tombamento' o utilizzati come 'compost' in agricoltura





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