PROCESSO APPELLO SPARTACUS: OFFESE A PM, SCRITTORE E GIORNALISTA
Data: Venerdì, 14 marzo @ 22:38:18 CET
Argomento: Cronaca


Scoppia il putiferio dopo il deposito di una relazione - nel processo Spartacus d'Appello - con le motivazioni di inquinamento ambientale della Corte sulla base di articoli di stampa. La legittima suspicione è stata chiesta, a mezzo del legale, dai boss Francesco Bidognetti ed il latiante Antonio Iovine



NAPOLI - Un magistrato, Raffaele Cantone, ex pubblico ministero della Dda e titolare di alcune inchieste sulla malavita organizzata, accusato di condizionare i collaboratori di giustizia. Lo scrittore Roberto Saviano e la giornalista del quotidiano "Il Mattino" Rosaria Capacchione, definiti persone "prezzolate" della procura. Le minacce rivolte ieri - attraverso il loro legale - da due boss del clan dei Casalesi, Francesco Bidognetti e il latitante Antonio Iovine, hanno suscitato reazioni di sdegno nel mondo giudiziario, come negli ambienti politici e della società civile. Il pg di Napoli Vincenzo Galgano chiederà una relazione su quanto avvenuto ieri nell'aula della Corte d'Assise di Appello. Il procuratore generale ha parlato di "espressioni gravemente offensive" ed ha annunciato che saranno predisposte "misure necessarie atte a prevenire altre aggressioni". Per Galgano l'episodio fa temere che sia in atto "una precisa strategia della camorra " e che presto potrebbero essere messe in atto altre intimidazioni". Anche la procura della Repubblica potrebbe aprire un fascicolo da trasferire poi alla procura di Roma competente a indagare nei casi in cui siano parte offesa i magistrati in servizio nel distretto partenopeo. L'istanza presentata dagli avvocati dei due boss non determina comunque la sospensione del processo di appello, che é ormai alle battute finali, contro gli esponenti dei Casalesi. Il processo dunque proseguirà regolarmente. La Corte di Assise di Appello comunque non potrà emettere la sentenza fino a quando la Cassazione non si pronuncerà. Se i giudici della Suprema Corte respingeranno la richiesta di trasferire il processo a Roma, i giudici di Napoli potranno allora ritirarsi in camera di coniglio per emettere il verdetto. L' Associazione Nazionale magistrati, attraverso Simone Luerti e Luca Palamara, presidente e segretario del sindacato delle toghe, "respinge con forza il basso tentativo di intimidire i magistrati napoletani impegnati in importanti indagini e processi contro la criminalità organizzata". "Ciò che è accaduto a Napoli durante il processo 'Spartacus' contro la camorra casertana è davvero segno di imbarbarimento che fa tremare i polsi", ha sottolineato la Federazione nazionale della stampa. "Quello che è accaduto è un fatto assolutamente incivile e inaccettabile", ha detto il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, mentre per il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino "si tratta di un fatto molto grave, che va respinto con fermezza ed indignazione". Sulla vicenda sono intervenuti anche leader politici come Walter Veltroni e Fausto Bertinotti. "Scrivere libri contro la camorra, indagare sui reati dei clan, impegnarsi nell'informazione contro la criminalità organizzata stanno diventando delle colpe?', si è domandato il segretario del Partito Democratico. Il presidente della Camera, rivolgendosi a Saviano, ha ricordato "il coraggioso impegno da te profuso per liberare la tua terra dal ricatto della criminalità organizzata". (14 marzo 2008-22:38)





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