RICICLAGGIO AUTO DA PUGLIA A BALCANI: OPERAZIONI ANCHE A CASERTA
Data: Sabato, 07 febbraio @ 20:03:06 CET
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E' sulla rotta dei Balcani che avveniva la maggior parte del riciclaggio delle automobili di alto valore commerciale in gran numero trafugate in Italia: lo hanno accertato gli agenti della polizia stradale della Puglia con un'indagine che riguardato soprattutto italiani e bulgari e nell'ambito della quale oggi sono state arrestate 37 persone; un'altra persona è ricercata in Italia e altre cinque all'estero. Alle operazioni hanno collaborato 150 uomini e 50 automezzi della polizia stradale della Puglia e, per l' esecuzione dei provvedimenti restrittivi, agenti delle sezioni della stradale di Salerno, Caserta, Palermo, Milano, Torino, Ascoli Piceno e Rimini. L' organizzazione - composta, secondo gli investigatori, da elementi della malavita barese, tarantina, foggiana e leccese - aveva una vasta articolazione: collegandosi con clan di altre regioni italiane, si procurava autovetture di elevato valore commerciale (Mercedes, Audi, BMW, fuoristrada, autofurgoni, autoarticolati), quindi provvedeva a contraffare i numeri di matricola dei mezzi e li dotava di nuovi documenti di circolazione, che erano stati rubati in precedenza in bianco. L'organizzazione si serviva anche di targhe clonate, fabbricate usando stamperie clandestine con apparecchiature sofisticate, sigilli di autentificazione e certificazione. A quel punto, attraverso i porti di Bari, Brindisi e Ancona, le auto venivano portate in Bulgaria, Grecia e Albania e lì rivendute. L' organizzazione aveva, secondo gli investigatori, collegamenti con altre organizzazioni malavitose di Milano, Alessandria, Ascoli Piceno, Rimini, Trapani, Salerno a Caserta. Le indagini hanno accertato che le vetture rubate erano pagate all' atto della ricettazione - a seconda dei mesi di vita e degli accessori installati a bordo - somme comprese tra i 2.000 e i 3.000 euro. Una volta raggiunti i Paesi balcanici erano rivendute a somme che non erano mai inferiori ai 9/10.000 euro. L' illecita attività faceva incassare all' organizzazione migliaia di euro a settimana. Per i furti e le azioni di riciclaggio la polizia stradale ritiene che siano state danneggiate anche numerose società assicuratrici per somme che ammonterebbero sui 2.500.000 euro. Nel corso delle indagini è stata recuperata la maggior parte delle vetture rubate. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip del tribunale di Bari Chiara Civitano, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Renato Nitti. I reati contestati sono rapina, furto, ricettazione, riciclaggio di veicoli e contraffazione di documenti.





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