SCANDALO IPERION A CASERTA: TAR NAPOLI FISSA UDIENZA IL 21 APRILE
Data: Lunedì, 03 marzo @ 23:25:53 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




CASERTA (di Giovanna Maietta Comitato Cittadini Casertani) - Iperion, il tribunale amministrativo di Napoli fissa l’udienza di merito per il 21 aprile e le società ricorrenti del centro commerciale rinunciano alla sospensiva. L’iperion spa di Arcangelo Tedeschi rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta penale sulla realizzazione del centro commerciale dovrebbe chiudere per l’ennesima volta. Nell’udienza tenutasi il 3 Marzo in cui le stesse società che ricorrevano al Tar impugnando il provvedimento di diniego al condono del Comune, rinunciano alla sospensiva. Una rinuncia che non avrà alcun effetto e che rimarrà solo sulla carta come tutti i pronunciamenti precedenti del Tar e del Consiglio di Stato disattesi dai sindaci di Caserta. E se nel merito L’Iperion dovesse soccombere per l’ennesima volta il Comune che in questa vertenza per la prima volta diventa controparte dell’abuso edilizio e commerciale ha già rilanciato l’ancora di salvezza. Strano ma vero,l’amministrazione Petteruti veste il doppio ruolo nel ruolo di governo di maggioranza della città. Rigetta il condono ma tenta cosi come fece il predecessore Falco di pianificare retroattivamente un centro commerciale camuffandolo in Gacp (aggregazione di attività già esistenti sul territorio) nel nuovo piano commercio. E come se non bastasse pur nella finzione di salvare le apparenze con una oscena pianificazione nel tentativo di interrompere la spudoratezza di Falco, approva un altro centro commerciale decretando una destinazione commerciale delle aree a verde pubblico e attrezzato. Le stanno provando di tutti i colori per defilarsi dal rispetto della legge ma l’Iperion continuerà a pesare come un macigno sulle teste di amministratori e dirigenti che hanno discriminato il piccolo commercio e i cittadini pur di concedere a noti imprenditori. La storia del centro commerciale affonda le sue radici nella giunta Bulzoni che stravolse il progetto di parco urbano già finanziato con 5 miliardi di lire, la giunta Falco concesse l’ampliamento ed ora Petteruti ritorna al passato tentando così come fece il collega Falco, di salvarlo. Una continuità di azione scandalosa dove non esiste alcuna differenza che possa riconoscersi nel fare il bene della collettività e nella legalità. (3 marzo 2008-23:25)





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