CORTE DEI CONTI APRE INAGINI SU INDEBITAMENTO COMUNE CASERTA
Data: Sabato, 23 febbraio @ 17:05:34 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




Per la prima volta la Corte dei Conti della Campania apre indagini sulle operazioni di indebitamento negli enti pubblici legate a derivati, ovvero sui "profili problematici di un emergente strumento di finanza pubblica". Nella relazione del procuratore regionale Arturo Martucci di Scarfizzi un intero capitolo affronta un argomento gia' al centro di rilievi della Banca d'Italia, che lo scorso anno ha indicato la Campania come la regione in cui gli enti locali sono piu' esposti, e annuncia che l'ufficio requirente della magistratura contabile ha avviato le prima acquisizioni di documentazione su operazioni portate a termine dalla Regione Campania ("almeno tre avviate nel 2003 e nel 2006", si legge) e dalle amministrazioni comunali di Napoli e Caserta. Per Napoli, "risulta agli atti pervenuti che nel 2007 e' stata stipulata una modifica di precedente operazione di swap del 2005 a seguito di una rinegoziazione di un sottostante contratto di mutuo per un debito di circa 89 milioni di euro, apprendendosi di una perdita per l'ente locale, nel solo biennio trascorso, di circa 8,7 milioni". L'indagine e' comunque alle prime battute, precisa il procuratore, e molto si attende dall'applicazione della Finanziaria con il suo obbligo di trasparenza per evitare "nel futuro un debito occulto degli enti locali".

La magistratura contabile sottolinea inoltre che occorrerà verificare altri aspetti quali i costi per trasporti dei rifiuti all'estero, o in altre regioni d'Italia, e gli altri effetti a cascata verificati. Tra le udienze di prossima discussione l'atto di citazione per oltre 800.000 euro depositato nei confronti di un cessato sub commissario pro tempore per un impianto di tritovagliatura autorizzato nel 2002, mai entrato in funzione e abbandonato; i cessati aministratori dell'Asia per mancata raccolta differenziata; i passati amministratori del comune di Caserta per vicende legate alla raccolta rifiuti. Mentre per danno derivato dalla mancata raccolta differenziata i primi inviti a dedurre sono stati notificati ai comuni di Santa Maria Capua Vetere (per un danno da 235.000 euro) e al comune di Giugliano (per oltre 7.500.000 di euro per gli anni dal 2003 al 2006). (23 febbraio 2008-17:05)





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