RIFIUTI, SCIOGLIMENTI CONSORZI: IL PRESIDENTE DEL CE/1 SANTILLO SI PREOCCUPA
Data: Giovedì, 10 gennaio @ 18:22:40 CET
Argomento: Ambiente


La lettera del Presidente del Consorzio Ce 1 (prossimo alla chiusura) inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano; Al Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi; Al Ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti; Al Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino; Al Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Campania Prefetto Gianni De Gennaro; Al Presidente della Provincia di Caserta On. Alessandro De Francicis; A S.E. Prefetto di Caserta Ezio Monaco



Caserta (Gianluigi Santillo, Presidente del Consorzio CE/1) - Facendo riferimento all’Informativa urgente del Governo sull’Emergenza Rifiuti in Campania illustrata in Parlamento nella giornata ieri dal Ministro Chiti, con la presente desidero porre alle S.S.L.L. alcuni miei dubbi in proposito. È mia opinione che si sia eccessivamente generalizzato sul problema rifiuti e che a pagare le colpe di altri è oggi l’anello debole del sistema, ovvero i Consorzi di Bacino. Inoltre, l’annunciato affidamento dei servizi inerenti i rifiuti ai soggetti privati, deve essere interpretato a mio parere come la vittoria finale della camorra sullo Stato e sui cittadini che adesso soccombono sotto i cumuli dei rifiuti. Nella nota del Prefetto Pansa del 26/12/07, menzionata dal Ministro Chiti, da notizie informali, si è appreso che il Consorzio CE/1, che ho l’onore di presiedere da ben sette anni, non è incluso tra quelli proposti per lo scioglimento. Ciò soprattutto alla luce dei buoni risultati di raccolta differenziata ottenuti nonostante i notevoli disagi e alla luce del parere favorevole espresso dal Prefetto Pansa al Piano Industriale, come da nota n. 30300 del 10/12/07 del Commissario Delegato. In ogni modo ai Consorzi di Bacino è stato impossibilitato il raggiungimento degli obiettivi richiesti: la frazione umida, quella maggiormente significativa, non si è potuta più conferire dal 25/10/2006. Ciò per la completa inefficienza della classe politica che non ha provveduto a individuare nuovi siti e non per colpe imputabili ai Consorzi di bacino, i quali non ne avevano la competenza. La classe politica dirigente in Campania per anni ha curato i propri interessi privati ed ora se ne lava le mani del problema rifiuti e punta il dito sui Consorzi di bacino. Regna in questi giorni una totale ipocrisia per salvare il Presidente della Regione Campania Bassolino, l’unica persona non responsabile, ma corresponsabile di quello che il Presidente della Repubblica Napoletano ha definito una tragedia. Perché devono pagare i Consorzi di bacino le colpe di altri? Più volte ho invitato gli organi competenti a valutare la possibilità di conferire i rifiuti fuori regione: i rifiuti prodotti nel mio bacino, il quale confina con la Regione Lazio, li avremmo potuto smaltire nell’inceneritore di San Vittore, non distante. Ma le mie richieste e le mie proposte non sono mai state ascoltate, né tantomeno valutate, perché non si contemplava la possibilità di conferire i rifiuti fuori regione. Solo ora che i mass - media hanno dato luce ad un emergenza che sussisteva sul territorio campano già da diversi mesi, il Governo autorizza il conferimento dei rifiuti fuori regione. Ciò che noi avevamo proposto già da tempo. La mia esperienza di educatore mi insegna che, quando all’interno di una classe esistono dei soggetti ribelli, non è giusto punire tutti, ma solo coloro che sbagliano. Allo stesso modo non merita di essere punito il Consorzio CE/1, per l’unica colpa di essere situato nel territorio della Provincia di Caserta. Il nostro bacino comprende comuni di piccole dimensioni, la cui economia è imperniata sull’agricoltura e sul turismo rurale. Paesi che la camorra non l’hanno mai conosciuta e che non meritano di pagare le colpe di altri comuni del basso casertano. Ci tengo inoltre a precisare che il Consorzio CE/1 è l’unico in Campania a non essere stato trasformato in S.p.A.. Esso è rimasto l’unico ente pubblico i cui soci sono i trentacinque comuni. Tutto ciò premesso, chiedo alla S.S.L.L. in indirizzo di considerare quanto su esposto e di porre le giuste valutazioni in merito. Certo della Vs. comprensione e del Vs. interessamento, l’occasione è gradita per porgere i più cordiali saluti. (10 gennaio 2008-18:20)





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