RECALE (CASERTA): ASSOCIAZIONE BEAT 101 CONTRO GARA PER CANILE MUNICIPALE
Data: Venerdì, 28 dicembre @ 18:36:09 CET
Argomento: Enti e Comuni




RECALE. Un manifesto, un volantino e, soprattutto, una lettera-diffida inviata, ieri mattina (27 dicembre), al sindaco Americo Porfidia e all’ingegnere dell’ufficio tecnico Giovan Battista Pasquariello per ottenere la sospensione della gara “per asta pubblica per l’appalto per il servizio di ricovero e custodia dei cani presso un canile privato”. L’associazione animalista “Beat 101” teme per il futuro dei circa 40 animali vanganti e annuncia battaglia. “Abbiamo il sospetto – dichiara il presidente Antonio Russo – che dietro questa gara per il servizio di ricovero si nasconda la volontà dell’amministrazione comunale di sbarazzarsi dei randagi presenti sul territorio”. La parte del bando che preoccupa di più è la seguente: al termine degli accertamenti, “i cani licenziati, muniti di distintivo identificativo, saranno trattenuti presso il canile-rifugio e diverranno di proprietà del canile stesso, che provvederà al loro mantenimento”. “La Legge Regionale 16 del 2001, all’articolo 10, comma 1 – ricorda Russo –, sancisce che “laddove si accerti la non sussistenza di condizioni di pericolosità per uomini, animali e cose, si riconosce al cane il diritto di essere animale libero”. E la stessa legge, all’articolo 8, comma 2, stabilisce che i Comuni, singoli e associati, e le Comunità Montane “provvedono al mantenimento dei cani rinvenuti nell’ambito del territorio di loro competenza. Se il canile che si aggiudica l’asta ottiene anche la proprietà degli animali – si chiede Russo –, quand’anche il Comune volesse verificare le condizioni di vita dei cani, a che titolo potrebbe svolgere un’attività di controllo?”. Secondo gli attivisti di “Beat 101”, il bando mal definisce persino i requisiti che il soggetto aggiudicatario deve possedere per espletare il solo esercizio di custodia contemplato dalla legge regionale. “Chiediamo – conclude Russo – l’immediata sospensione della gara e la redazione di un bando che sia rispettoso della normativa vigente, altrimenti saremo costretti a ricorrere alla magistratura competente”. Chi ha redatto il bando dimostra, tra l’altro, di non conoscere il fenomeno dei cani vaganti. Se un territorio è sottratto della sua popolazione canina diventa terra di conquista per altri cani. Il problema del randagismo, quindi, non solo non si risolve chiudendo gli animali nei canili, che spesso si rivelano dei lager, ma diventa più grave. (28 dicembre 2007-18:35)





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