S. MARIA C.V. (CASERTA): CASO GRAZIA-CONTRADA DOPO SCIOPERO DELLA FAME
Data: Mercoledì, 26 dicembre @ 18:16:22 CET
Argomento: Cronaca




SANTA MARIA CAPUA VEETRE (Caserta) - Il caso Contrada diventa una miccia che fa esplodere nel giorno di Santo Stefano il dibattito sull'opportunita' di concedere la grazia all'ex numero tre del Sisde, condannato a 10 anni per per concorso esterno in associazione mafiosa. La richiesta era stata avanzata al Capo dello Stato sei giorni fa dal legale del settantaseienne detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), l'avvocato Giuseppe Lipera, "anche se non richiesta" da Contrada, il quale "sta morendo". Giorgio Napolitano l'ha "girata" al ministro alla Giustizia Clemente Mastella, che oggi ha detto che "valutera' la "situazione" e poi formulera' "il parere previsto dalla legge sulla base degli elementi che mi verranno trasmessi ad esito dell'istruttoria stessa". Il guardasigilli ha poi precisato: "Mi sono limitato a una duplice presa d'atto: in primo luogo ho accertato l'esistenza di un procedimento di differimento pena per motivi di salute, avviato davanti alla magistratura di sorveglianza dallo stesso interessato e ho ricevuto la richiesta del Capo dello Stato, originata dalla supplica del difensore di Contrada, di procedere all'istruttoria di rito ai fini della decisione presidenziale in materia di grazia. Richiesta a cui ho dato doverosamente, immediatamente corso". Conclude il ministro: Come sempre valutero' la situazione e formulero' il parere previsto dalla legge sulla base degli elementi che mi verranno trasmessi ad esito dell'istruttoria stessa". Proprio oggi il legale di Bruno Contrada ha reso noto la richiesta di revisione del processo a conclusione del quale la prima Corte d'appello di Palermo, il 25 febbraio del 2006, confermo' la sentenza di primo grado di condanna a 10 anni di reclusione. Rita Borsellino ha annunciato che chiedera' un incontro al capo dello Stato Giorgio Napolitano, ritenendo "estremamente grave" l'ipotesi della grazia per chi come Contrada "e' stato condannato per reati commessi tradendo la sua funzione di servitore dello Stato, quello stesso Stato per cui Giovanni, Paolo e tanti altri rappresentati delle istituzioni hanno consapevolmente dato la vita. Uno Stato deve sapere distinguere e ricordare, altrimenti il rischio e' che domani possa apparire legittima e dovuta anche la grazia ai boss". Alla Borsellino rispondono i fratelli di Contrada: "Abbiamo sentito le dichiarazioni della signora Rita Borsellino di cui rispettiamo il dolore sempre condiviso unitamente a tutti gli italiani, ma ci rattrista profondamente sentire affermazioni crudeli e gravi nei confronti di nostro fratello Bruno, della cui innocenza o colpevolezza non stiamo qui a discutere, anche se siamo sicuri che un giorno la vera giustizia ristabilira' la verita' sulla sua vicenda giudiziaria". Jannuzzi chiede commisione d'inchiesta per pentiti che accusarono Contada

''Sto raccogliendo le firme dei senatori di tutti i gruppi parlamentari per una comissione di inchiesta sulla vicenda di Bruno Contrada''. Lo ha annunciato il senatore di Forza Italia Lino Jannuzzi. Il disegno di legge sara' depositato alla riapertura del Parlamento. ''La commissione - sottolinea Jannuzzi - dovra' indagare sulla gestione dei ''pentiti'' che hanno accusato Contrada e sulle responsabilita' dei magistrati che, come recita la recente sentenza del tribunale di Milano, hanno subito senza il riscontro delle prove il 'subdolo e enorme potere' dei mafiosi assassini falsi 'pentiti' che Contrada ha combattuto per 30 anni e che si sono vendicati calunniandolo''. ''Due di questi falsi 'pentiti' - sottolinea ancora Jannuzzi - sono gia' stati condannati per calunnia e uno di loro ha gia' ritrattato le accuse nel corso del processo di appello. I professionisti dell'antimafia che si oppongono alla concessione della grazia a Contrada sperano che egli muoia nel carcere militare di santa Maria Capua Vetere per impedire la revisione del processo: ma anche in questa orribile ipotesi sara' l'inchiesta parlamentare a fare giustizia e a restituire a Contrada l'onore che gli e' stato tolto''. (26 dicembre 2007-18:17)





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