PROSTITUZIONE CINESE: OPERAZIONE POLIZIA TRA SAN NICOLA E CASAPULLA (CASERTA)
Data: Giovedì, 06 dicembre @ 14:42:09 CET
Argomento: Cronaca


Nella foto la cinese detta Anna



Blitz antiprostituzione della Squadra mobile di Messina, in collaborazione con quelle di Milano, Genova, Caserta, Bergamo e Vercelli. Nel corso dell'"Operazione Anna" sono state arrestate cinque persone: due italiani finiti agli arresti domiciliari e tre cinesi in carcere. Altri tre cinesi sono riusciti a sottrarsi all'esecuzione del provvedimento di custodia cautelare firmato dal Gip del Tribunale di Messina Alfredo Sicuro su richiesta del sostituto procuratore Stefano Ammendola. L'accusa nei loro confronti e' di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. In carcere sono finiti Qiulje Yang, 48 anni, una cinese residente a Rozzano (Milano), Zuolin Zhang, 45 anni, e Bo Jiang, 45 anni, cinesi residenti a Milano. Agli arresti domiciliari si trovano invece Arnaldo Mario Di Donna, 75 anni, originario di Trinitapoli (Foggia) e residente a Rozzano (Milano) e Gaetano Vincenzo Anabevoli, 70 anni, originario di Reggio Calabria, ma residente a Genova. Sono irreperibili i cinesi Lin Wang, 30 anni, residente a Bergamo, Jien Cao, 44 anni, e Gulqin Hou, 51 anni. Le indagini erano state avviate all'inizio dell'anno dalla Squadra mobile di Messina dopo l'individuazione di un appartamento utilizzato come alcova da alcune prostitute cinesi. Da li', si e' poi risaliti all'organizzazione criminale che gestiva case d'appuntamento anche a Ferrara, Bergamo, Caserta, Cremona Gorizia, Varese, Udine, Sassari, Genova e Treviso. A guidare la banda la cinese Qiuljie Yang da Rozzano, nome d'arte "Anna", con precedenti penali specifici e regolare permesso di soggiorno in Italia. Era lei che faceva giungere, clandestinamente, giovani donne cinesi, da avviare alla prostituzione nei vari centri controllati dall'organizzazione. La banda faceva girare in continuazione le ragazze tra i vari appartamenti reperiti tramite agenzie immobiliari utilizzando documenti falsi. Le prostitute, tutte munite di telefoni cellulari, procacciavano clienti con l'inserzione di messaggi pubblicitari sui quotidiani. (6 dicembre 2007-14:40)





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