CENTRO ANTIVIOLENZA DONNE SU TERRENI CONFISCATI: PARLANO SPITZ E FORGIONE
Data: Martedì, 04 dicembre @ 09:15:24 CET
Argomento: Cronaca




Accelerare il più possibile le procedure per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata: lo ha auspicato Elisabetta Spitz, direttrice dell'Agenzia per il Demanio, alla presentazione di un progetto per creare a Casal di Principe (Caserta), in un appartamento sottratto alla camorra,un centro di accoglienza per donne e vittime di violenza Il reimpiego in chiave sociale dei beni confiscati è - ha detto Spitz, - una scelta strategica di fondamentale importanza, "che possiede un valore 'economico' uguale o superiore a quello di altre destinazioni, dal punto di vista del beneficio per la collettività. Si crea infatti un effetto moltiplicatore, come qui a Caserta dove un immobile sottratto alla violenza servirà per sottrarre ulteriormente alla violenza delle donne". Le iniziative del genere in Italia sono moltissime nonostante "l' estrema difficoltà del lavoro del Demanio, che deve prendere in carico beni intrisi di illegalità restituendoli alla funzione civile. Ciò vuol dire non solo riportare un bene nella legalità amministrativa ma anche occuparsi di tanti profili materiali, cominciando dai requisiti di sicurezza che il più delle volte mancano totalmente". Un lavoro per il quale "le risorse spesso non sono sufficienti": domani, ha sottolineato Spitz, ci sarà a Roma la prima riunione del tavolo per l' utilizzo dei fondi del Pon sicurezza anche a questi fini. La direttrice dell'Agenzia ha citato l' accordo con Italia Lavoro per il supporto al personale delle aziende confiscate: "Per la maggior parte sono imprese di sola copertura alla criminalità, ma esistono anche atti vità produttive importanti che vanno difese e reimmesse nel ciclo produttivo". Parlando infine della Campania, Spitz ha detto di aver incontrato oggi rappresentanti della Curia arcivescovile di Napoli: "Abbiamo cominciato a parlare dell' uso a fini sociali di alcuni beni confiscati per cerare centri di accoglienza".

Antimafia, Forgione (Fi): non sottovalutare guerra camorra a Napoli

E' sbagliato sottovalutare la "guerra a bassa intensità", in corso tra i clan a Napoli e in provincia. Ne è convinto il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione. Parlando a Caserta, alla presentazione di un progetto per un centro di accoglienza da destinare alle donne vittime di violenza, Forgione ha espresso preoccupazione per i conflitti tra le cosche partenopee: "Non bisogna abbassare la guardia. L' emergenza scoppia quando si toccano i quartieri bene. Quando i morti si contano solo nelle periferie, ed a distanza non troppo ravvicinata tra un omicidio e l'altro, si rischia una sorta di colpevole assuefazione, quasi a dire: tanto si ammazzano tra di loro...". "Invece - ha concluso Forgione - la morte e la violenza che si seminano sul territorio sono ugualmente gravi".

Necessario aggredire i patrimoni

La sola repressione non basta se non si aggrediscono i patrimoni dei clan. Il presidente della Commisione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, è tornato a chiedere una accelerazione su questo fronte, riprendendo i temi della relazione approvata la settimana scorsa all' unanimità dall' organismo bicamerale. Intervenendo alla presentazione del progetto per la creazione, a Caserta, di un centro di accoglienza per donne vittime di violenza in una appartamento confiscato alla camorra, Forgione ha sottolineato come iniziative del genere "indeboliscano i clan e diano un segno tangibile di liberazione degli esseri umani, di ricostruzione del diritto di ogni cittadino". Il presidente dell' Antimafia ha insistito sulla necessità di tempi più veloci per il riutilizzo sociale dei beni sottratti alle mafie, ribadendo la richiesta di una apposita agenzia che assorba le competenze finora svolte in questo campo dal Demanio. Per Forgione, infatti, "un bene confiscato ha una sua specificità, un suo carico di intimidazione sul territorio e di violenza che lo rendono diverso da ogni altro bene pubblico gestito dal Demanio". Rafforzare e accelerare su questo versante servirà - ha concluso - "a fare quanto più male possibile alle cosche, e il più velocemente possibile". (3 dicembre 2007-23:59)





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