LA GRANDE PUZZA AVVOLGE CASERTA: PER COMITATO E.E. VIENE DA 'LO UTTARO'
Data: Venerdì, 24 agosto @ 16:40:12 CEST
Argomento: Ambiente




Caserta - (di Giuseppe Messina - Giovanna Maietta - Antonio Roano – Comitato Emergenza Rifiuti) - La città, ormai da settimane è avvolta da un puzzo nauseabondo e la causa di questo tanfo a larghissimo raggio di estensione (diversi km di distanza) è senza ombra di dubbio la discarica di Lo Uttaro. In vista di un’agognata e tanto pubblicizzata bonifica dei siti preesistenti alla discarica, stoccaggio e trasferenza, qualcuno potrebbe pensare che l’accentuazione del persistente puzzo sia dovuto alla rimozione a fini di bonifica di questi due siti. Purtroppo da una verifica presso il comune e da un sopralluogo di stamattina, abbiamo avuto conferma che nell’area Lo Uttaro non è stato prelevato alcunché. Nessuna bonifica sinora. A Lo Uttaro, allo stato attuale, l’immondizia arriva solamente e in grandi quantità quindi la puzza dilagante viene semplicemente dalla discarica illegale e pericolosa del Commissario di governo, di De Franciscis e Petteruti. Una discarica sorta, come più volte abbiamo evidenziato (anche dinanzi ai giudici), su rifiuti già sversati abusivamente e poi mal gestita dal consorzio Acsa CE3 che per inefficienza e indebitamento non rientrerà neanche nella gestione della differenziata. Si può dire che la città sta raccogliendo quello che i decisori politici hanno seminato, e cioè monnezza e puzza, per non parlare degli scheletri che aleggiano dietro la gestione dei rifiuti. E questo stato di cose durerà per anni. Altro che policlinico! Neanche il senato accademico della SUN pare che abbia nulla da dire a riguardo. Ma c’è di più, così come sancito solennemente nel protocollo d’intesa e garantito dal commissario di governo, a Lo Uttaro avrebbero dovuto arrivare i rifiuti della provincia di Caserta proveniente dall’ex Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Non è stato così, ad esempio, il comune di Grazzanise e altre comunità locali facenti capo al Consorzio CE4 hanno potuto, solo grazie ad una specifica ordinanza prefettizia, sversare nella discarica illegale e pericolosa di Lo Uttaro, impediti in precedenza per la saturazione dell’impianto ex CDR per il “pre-trattamento” a causa dell’ingorgo creato dall’enorme massa di rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli. Altro che protocollo d’intesa! Cos’hanno da dire a riguardo Petteruti e De Franciscis? I cittadini di Caserta e del suo hinterland, aldilà delle sentenze dei giudici prossime ad essere pronunciate, la risposta su cosa si dovrebbe fare se la sono già data e da tempo. In un paese normale fatto di amministratori capaci questo non sarebbe mai accaduto. Da noi accade, forse perchè i nostri amministratori sono lontani dal sentire gli odori che percepiscono la gente semplice nauseati dal fastidio e dalla consapevolezza che hanno fatto di questa città la terra dei liquami con l’assurda pretesa di far convivere alberghi a cinque stelle, uffici pubblici, ospedali e residenze private in mezzo a discariche, cave, cementifici e quant’altro. Una grande abbuffata di intrecci di interessi vari e di affari di ogni tipo. Le alternative esistono per cambiare tutto ciò e il Comitato le ha indicate sin dall’inizio di questa vicenda. Come esiste il potere di poter risolvere i grandi problemi che ci attanagliano e alcune domande sorgono spontanee: Perché dopo circa 10 mesi la Provincia non ha fatto il piano rifiuti? Perché non sono iniziati i lavori della nuova discarica? Perché non si fa la raccolta differenziata? Perché non si fa il nuovo appalto per il servizio di igiene urbana? (24 agosto 2007-16:40)





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