SVILUPPO ITALIA CAMPANIA: CRISI ESTIVA, A RISCHIO 63 LAVORATORI
Data: Martedì, 31 luglio @ 12:42:51 CEST
Argomento: Lavoro




Il 3 agosto p.v. scadranno i contratti di 63 lavoratori in somministrazione, e, successivamente, quelli di altri 12 a tempo determinato.
Nonostante le numerose richieste e gli incontri svolti in diverse sedi non è giunta,però, alcuna notizia confortante in merito al futuro di questi lavoratori.
Si tratta di giovani altamente professionalizzati che, nel corso degli ultimi anni, hanno contribuito in modo decisivo alle ottime performances delle quali oggi si può pubblicamente fregiare Sviluppo Italia Campania.
Le determinazioni già assunte nei confronti dei lavoratori in somministrazione di altre realtà, come la Puglia, non lasciano, al momento, intravedere spiragli positivi alla loro condizione, ma sono l'espressione di un sistema di risoluzione del futuro dei lavoratori di Sviluppo Italia che non tiene conto delle condizioni e dei contesti che hanno determinato nei diversi territori il ricorso al lavoro in somministrazione ed in altri la crescita non dimensionata degli organici.
La scelta di non confermare, alla ripresa della attività, i lavoratori somministrati e a tempo determinato, se confermata, si rivelerebbe doppiamente dannosa, incidendo da un lato sui già deboli livelli di occupazione giovanile e qualificata esistente nella nostra regione, dall'altro sottraendo preziose professionalità a strumenti di crescita del nostro territorio.
Per queste considerazioni, i lavoratori somministrati e a tempo determinato di Sviluppo Italia nell'assemblea tenutasi presso la sede di Marcianise il giorno 27 luglio hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e di mettere in atto una giornata di mobilitazione per la giornata di domani (1 agosto) con un presidio che si terrà all'esterno della sede di Sviluppo Italia Campania in Napoli, piazza Municipio, a partire dalle ore 10.
I lavoratori e le organizzazioni sindacali resteranno vigili nella imminente pausa estiva, pronti a riprendere in qualunque momento la mobilitazione, presso la stessa Sviluppo Italia e presso tutte le sedi che riterranno opportune, fin quando non avranno risposte alla loro richieste di tutela del lavoro e di lotta concreta alla precarietà nel nostro territorio.
(31 luglio 2007-12:40)





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