CASERTA, DON MILANI: UN LIBRO DI SERGIO TANZARELLA SULLE ESPERIENZE PASTORALI
Data: Martedì, 19 giugno @ 08:05:24 CEST
Argomento: Religione




ROMA - (di Luca Kocci) Il suo nome è legato soprattutto a Lettera a una professoressa e a L’obbedienza non è più una virtù, ma il testo fondamentale per comprendere in profondità la vita e la vicenda di don Lorenzo Milani - di cui, il prossimo 26 giugno, ricorreranno i quarant’anni dalla morte - è Esperienze pastorali. Iniziato negli anni in cui don Milani era cappellano, cioè viceparroco, a San Donato di Calenzano (fra il ‘47 e il ‘54), il libro - un’analisi della società e della prassi ecclesiale del tempo a partire dalla sua ‘esperienza pastorale’ nella parrocchia di San Donato - venne pubblicato nell’aprile 1958, quando Milani era già stato ‘esiliato’ a Barbiana, nel Mugello. A settembre, però, “La Civiltà Cattolica” pubblicò una severa stroncatura del testo (firmata dal gesuita p. Angelo Perego) che precedette di tre mesi la condanna del Sant’Uffizio: il libro venne “ritirato dal commercio” poiché conteneva “ardite e pericolose novità” in campo sociale. Un giudizio formalmente mai corretto, tanto che la scorsa settimana gli ex allievi di don Milani hanno chiesto alla Congregazione per la Dottrina della Fede, e allo stesso Benedetto XVI, di cancellare una ‘condanna’ nei confronti di un libro che aveva le sole colpe di anticipare quello che poi avrebbe detto il Concilio e di puntare il dito contro le ingiustizie sociali che affliggevano l’Italia degli anni Cinquanta. Esce in libreria in questi giorni il primo studio storico, nella sterminata bibliografia milaniana, dedicato esclusivamente ad Esperienze pastorali: Gli anni difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le Esperienze pastorali (Il Pozzo di Giacobbe, pp. 278, euro 20; per ordinazioni: tel.0923/540339, e-mail: info@ilpozzodigiacobbe.com), di Sergio Tanzarella, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Il volume, oltre ad una accurata ricostruzione storico-sociale dell’Italia e della Chiesa degli anni ‘50 – dalla mancata attuazione della Costituzione alle difficili condizioni dei lavoratori, dal collateralismo Chiesa-Dc alla vicenda del vescovo di Prato e dei “pubblici concubini” fino al caso del ‘banchiere di Dio” Giuffrè e della sua “usura alla rovescia” – presenta alcune importanti novità arricchite da inediti significativi: le pagine della versione originale di Esperienze Pastorali con le varianti; le correzioni proposte dal revisore ecclesiastico, il domenicano p. Reginaldo Santilli; e le scelte definitive di don Milani; e il carteggio, mai pubblicato fino ad ora, fra don Milani e l’intellettuale meridionalista Tommaso Fiore. Il libro, scrive Tanzarella nell’introduzione, vorrebbe incoraggiare “ad accostarsi direttamente alla fonte primaria e insostituibile degli scritti di don Milani”, il quale “mal si adatta a taluni recuperi di agiografia spicciola idealizzante che, cancellando l’identità di una fede indisponibile al compromesso e alla sonnolenza, lo vorrebbero ridurre ad innocuo santino o a certa banale appropriazione partitica che desidera porre la sua immagine a servizio della propria causa”, “fino alla sfrontatezza di utilizzare un motto che era oggetto di ispirazione della sua scuola – I care – come logo di un Congresso di partito” (i Ds, nel gennaio 2000, ndr). Pubblichiamo in anteprima alcune parti del primo capitolo (L’Italia e la Chiesa del tempo delle Esperienze pastorali) e del quarto capitolo del libro (Don Lorenzo Milani - Tommaso Fiore: un carteggio inedito su Esperienze pastorali), compresa una delle lettere di don Milani a Tommaso Fiore. (da Adista) (19 giugno 2007-08:05)





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