CASERTA-SANITA', FP-CGIL: L'OSPEDALE PALASCIANO DI CAPUA NON CHIUDERA'
Data: Venerdì, 15 giugno @ 06:51:32 CEST
Argomento: Sanità




I dirigenti Cgil Fp Andrea Giannini, Domenico Vettone ed Enrico Signore hanno incontrato il sindaco di Capua Carmine Antropoli per un confronto sul “Piano di rientro dal disavanzo” presentato dall’Asl Ce 2 e in particolare sul riassetto della rete ospedaliera aziendale, che prevede, tra l’altro, la chiusura del Pronto Soccorso e la dismissione di tutte le Unità Operative dell’Ospedale di Capua. Nel corso dell’incontro, il Sindaco ha concordato pienamente con la Cgil che il “rientro dal disavanzo non può e non deve ridursi ad essere il risultato di un semplicistico calcolo aritmetico che realizza una sottrazione di spesa con la chiusura di un ospedale, il Palasciano, che vanta una altissima percentuale di posti letto a norma e tre sale operatorie anch’esse a norma”. Il sindacato nell’occasione ha illustrato alcune ipotesi di riorganizzazione del nosocomio, “atte – evidenziano i sindacalisti – a intercettare la domanda di servizio sanitario della popolazione utente, altrimenti indirizzata obbligatoriamente verso la sanità privata. A conclusione dell’incontro – sottolinea la Cgil Fp – il Sindaco ha condiviso con il sindacato l’esigenza di promuovere un tavolo tecnico, aperto alla cittadinanza e da tenersi presso l’aula consiliare del Comune di Capua. Il tavolo tecnico sarà formato da istituzioni comunali del territorio, Asl Ce 2 e Sindacati e dovrà, fattivamente e in tempi rapidi, formulare una ipotesi di riorganizzazione della rete ospedaliera territoriale che risponda al bisogno di una maggiore razionalità e a criteri di efficienza e qualità”. Dichiarazioni di Giannini

“La Cgil Fp di Caserta continua a lavorare per la costituzione del tavolo tecnico, già concordato con il sindaco di Capua Carmine Antropoli, e che dovrà vedere anche la presenza della Direzione Generale dell’Asl CE/2 che ha proposto con atto deliberativo n. 179 del 30 maggio 2007, la chiusura del Pronto Soccorso e la dismissione di tutte le UU.OO.dell’Ospedale di Capua”. A parlare è il dirigente Cgil Fp Andrea Giannini. “E’ un piano di riassetto della rete ospedaliera aziendale quello proposto – afferma ancora il sindacalista – nella delibera dell’Azienda che la Cgil rigetta con fermezza per una serie di motivi. Innanzitutto, è basato, molto semplicisticamente, su meri calcoli aritmetici. E’ contraddittorio. Certifica, da una parte, che nel corso del 2006 il Palasciano di Capua, per decisione dei vertici Aziendali, ha subito la chiusura di interi reparti, trasferiti presso il Melario di Santa Maria Capua Vetere e la riduzione del numero di posti letto. Dall’altra, invece, misura e condanna il livello di produttività dell’Ospedale di Capua. Quindi, prevede di trasferire reparti da una struttura nella quale si sono investiti milioni di euro per renderla a norma in un’altra che non presenta al momento ambienti a norma e che necessiterebbe di cospicui investimenti. Infine, non può esserci informativa alle OO.SS. di un atto così importante per l’organizzazione aziendale, per i lavoratori e per l’utenza nello stesso giorno in cui si trasmette l’atto medesimo al C.T.P. ed all’Arsan. E’ in un ottica di reciproca e fattiva collaborazione nonché di rispetto dei ruoli che noi della Cgil – incalza Giannini – vogliamo il confronto con i vertici aziendali, istituzioni territoriali e cittadinanza ai quali presenteremo la nostra ipotesi di utilizzazione dell’Ospedale di Capua ed ai quali comunicheremo la nostra ferma convinzione della necessità che un serio riassetto della rete ospedaliera aziendale deve essere concertato nell’ambito di un riassetto di ordine più generale, quello provinciale dal quale non è certamente avulso. Al momento – conclude il dirigente della Cgil Fp - di una cosa siamo certi: il Palasciano non può e non deve essere chiuso”. (15 igugno 2007-06:50)





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