CASERTA: FRODE DA 43 MILIONI DI EURO PER RIVENDITA GASOLIO ESENTASSE
Data: Giovedì, 07 giugno @ 11:53:36 CEST
Argomento: Cronaca




Rivendevano al mercato nero, a prezzi ridotti fino al cinquanta per cento, milioni di litri di gasolio in evasione d'imposta perché destinato al mercato agricolo. Una frode del valore di 43 milioni di euro, compiuta da una organizzazione composta da un floricoltore dei Castelli Romani, ritenuto il più grande beneficiario nazionale di gasolio esente, e da tre persone titolari di depositi fiscali e commerciali di prodotto petrolifero in Abruzzo e Umbria. L'operazione, denominata Gasoline, è stata condotta in quattro regioni dalla Guardia di Finanza di Roma, coordinata dalla procura di Velletri, e si è conclusa con l'arresto di sedici persone, l'emissione di 18 avvisi di garanzia nei confronti di altre persone e decine di perquisizioni. Al termine di due anni di indagini, le fiamme gialle sono intervenute all'alba di oggi in sei città (Roma, Terni, Rieti, L'Aquila, Caserta e Latina), dopo una serie di controlli a produttori agricoli e florovivaistici che beneficiano della totale o parziale esenzione dall'accisa sull'acquisto di gasolio in funzione del suo particolare utilizzo: riscaldamento di serre e alimentazione di mezzi agricoli. La presunta associazione per delinquere, grazie a dipendenti corrotti della Regione Lazio e del Comune di Pomezia, riusciva secondo l'accusa a ottenere milioni di litri di gasolio esente dichiarandone la destinazione al mercato agricolo. Una quantità superiore perfino alle proprie capacità di stoccaggio e utilizzo. In realtà il combustibile, attraverso una serie di artifici contabili, veniva destinato al mercato nero attraverso compiacenti distributori, titolari di depositi commerciali e imprese di autotrasporto. Fiscalmente il gasolio veniva ceduto all'imprenditore agricolo da un deposito commerciale il cui titolare, avendo acquistato il prodotto a monte con assolvimento dell'imposta, ne richiedeva il rimborso all'atto della fittizia cessione al florovivaista. Il danno all'Erario è stato calcolato in 15 milioni di euro di accisa evasa e Iva evasa per oltre 1,5 milioni di euro, nonché di indebito rimborso di accisa richiesto e ottenuto per oltre 560 mila euro. I finanzieri del comando della capitale ritengono che siano stati consumati in frode oltre 35 milioni di litri di gasolio, con un provento illecito di quasi 26 milioni di euro. Le sedici persone arrestate su disposizione del Gip di Velletri sono, tra gli altri, tre funzionari pubblici, quattro titolari di distributori stradali, cinque titolari di depositi commerciali e il proprietario di una ditta di autotrasporti. Nell'operazione sono stati impiegati oltre 150 militari. (7 giugno 2007-11:53)





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