LAVORO: PROTESTA DIPENDENTI STABILIMENTO ACQUA LETE
Data: Giovedì, 18 dicembre @ 19:48:43 CET
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"Nemmeno nei regimi dittatoriali latino-americani si riscontrano condizioni di lavoro e di vita in una azienda così come quelle che si registrano nello stabilimento Lete di Pratella". A sostenerlo è il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano che, in una conferenza stampa, ha illustrato l'iniziativa promossa dalla confederazione assieme alla categoria dell'agroindustria Flai-Cgil e alla Federconsumatori contro la "Lete". "Continueremo la nostra battaglia - ha annunciato Gravano - fin quando non cambierà il clima all'interno dello stabilimento, non verranno rispettati i diritti e l'azienda non risponderà ad un codice di comportamento etico, caratterizzato sul terreno della responsabilità sociale. Conforme ad un azienda che tende ad assumere un ruolo leader nel settore delle acque minerali, così come emerge dalla grande operazione pubblicitaria che realizza con dispiego di mezzi spropositato rispetto alle dimensioni stesse dell'impresa". "Le questioni che solleviamo - ha aggiunto Gravano - sono di sicurezza, di libertà sindacale ma ci battiamo anche per la qualità del prodotto. Su questo, abbiamo inoltrato una istanza alla Magistratura perché attivi tutte le certezze a tutela del consumatore". "Chi non rispetta i diritti dei lavoratori - ha detto il segretario generale della Flai-Cgil Campania, Franco D'Angelo - non merita la fiducia dei cittadini consumatori. La direzione dell'acqua Lete calpesta i diritti dei lavoratori, in azienda aleggia aria pesante e minacciosa, viene eluso l'impegno a salvaguardare la sicurezza sul lavoro, si pratica una organizzazione non regolata dal contratto. La direzione si rifiuta di discutere e di confrontarsi con il sindacato. Il 5 dicembre scorso abbiamo chiesto, per l'ennesima volta, un incontro, fino ad ora non abbiamo ottenuto risposta". "E' una vicenda - ha ricordato il segretario generale della Cgil di Caserta, Michele Colamonici - che, come sindacato a Caserta, non riusciamo a risolvere, non solo sul piano dei diritti sindacali, ma anche dal punto di vista delle libertà. Molto spesso ci viene impedito anche il libero esercizio dell'assemblea sindacale, della contrattazione, il concorso del sindacato e del lavoratori a partecipare ai programmi produttivi dell'azienda".





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