CASERTA, SESSO CON LEI MA CON ...IL PENSIERO: LICENZIATO PER MOLESTIE
Data: Lunedì, 26 marzo @ 21:34:39 CEST
Argomento: Giudiziaria




Millantare sul luogo di lavoro, alla presenza di altre persone, presunte “avances” rivolte ad una collega o anche inesistenti confidenze intime e prestazioni sessuali configura il reato di molestie sessuali e quindi si è legittimamente passibili di licenziamento. Lo ha stabilito la sezione Lavoro della Cassazione (presidente Sciarelli) dando ragione ad una clinica privata di Capua (Caserta) che aveva allontanato dal posto di lavoro un dipendente. Quest’ultimo, con modi ‘grossolani’ e ‘infantili’ avrebbe più volte parlato con altri colleghi di particolari confidenze intrattenute con una dottoressa sua superiore gerarchica. In primo grado, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) aveva reintegrato il dipendente sulla base di quanto prevedeva il Contratto della Sanità privata, ovvero la sospensione e non il licenziamento. In secondo grado, la Corte di Appello di Napoli aveva invece dato ragione alla clinica con una sentenza confermata dagli anche dalla Suprema Corte. Gli ermellini hanno affermato che in giudizio ci si può “discostare dalla previsione del contratto nazionale” quando la “condotta del lavoratore sia caratterizzata da elementi aggiuntivi estranei ed aggravanti”.( (26 marzo 2007-21:34)





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