GIOVANI COMMERCIALISTI: DAL CONGRESSO APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO
Data: Venerdì, 23 marzo @ 18:50:47 CET
Argomento: Economia




Confronto tra dottori commercialisti e ragionieri sull’Albo unico; discussione sulla riforma delle professioni; fissazione dei principi per il rinnovo dei consigli dell’ordine dei dottori commercialisti. Il 45° congresso nazionale dei giovani commercialisti, ospitato al teatro di Corte della Reggia di Caserta fino a domani 24 marzo, ha mostrato di essere un importante e strategico terreno di confronto e discussione sui temi attualmente più a cuore alla categoria. Platea ricca e qualificata e relatori d’eccezione per un’analisi a tutto tondo sulle imminenti novità e riforme legislative. Un congresso-evento che nei primi due giorni di lavoro realizza in pieno quello che era l’obiettivo del comitato organizzatore presieduto da Marco Stabile: discutere, confrontarsi, contare. E i giovani dottori commercialisti, più di quattrocento provenienti da tutt’Italia, si sono confrontati, hanno discusso, hanno dimostrato di contare. Hanno discusso e ribadito la posizione del sindacato sull’Albo unico, sulla riforma delle professioni, sull’esigenza di rinnovare i vertici della categoria. L’Ungdc ribadisce di credere nell’albo unico e ribadisce, al contempo, la necessità di un rinnovamento immediato dei vertici del consiglio nazionale e dei consigli degli ordini territoriali ponendo chiare condizioni a garanzie della svolta, di un’autentica rivoluzione virtuosa. E’ ancora da Caserta che i giovani dottori commercialisti fanno sentire la loro voce sulla riforma Mastella delle libere professioni evidenziandone le potenzialità, come l’ammodernamento degli ordini professionali, ma anche i limiti, a cominciare dalla “delega in bianco” per definire le associazioni meritevoli di riconoscimento. Al dibattito sulla riforma Mastella hanno partecipato anche i parlamentari Michele Vietti (commissione giustizia della Camera) e Domenico Benedetti Valentini (commissione affari costituzionali). Da loro l’attacco forte al governo: “Con questa maggioranza è difficile che la riforma vada in porto”, ha detto Vietti e gli ha fatto eco Benedetti Valentini: “E’ incomprensibile che si chieda una delega al quadrato, mi auguro che le orecchie del Capo dello Stato siano attente”. (23 marzo 2007-18:50)





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