FESTA DEL PAPA', CANCELLO ED ARNONE SI UNISCE AL DADDY'S PRIDE DI ROMA
Data: Lunedì, 19 marzo @ 19:32:22 CET
Argomento: Enti e Comuni




Oltre 50 associazioni di tutto il mondo, hanno aderito al Daddy’s Pride, che si è tenuto a Roma domenica 18 Marzo 2007. Nella città capitolina alla vigilia della festa del papà (19 marzo San Giuseppe) hanno sfilato miglia di papà provenienti da tutto il mondo. Non si è trattato della festa del papà separato, ma la festa di tutti i papà che hanno marciato per difendere il diritto inalienabile di ogni bambino ad avere due genitori e quattro nonni, per sempre. Anche nella provincia di Caserta è attiva un’associazione che riunisce i padri separati e non affidatari, si chiama “Caro papà” ed è appunto un’associazione nata dall’esperienza di un padre separato che si è trovato ad affrontare da solo, senza sostegno, senza nessuna tutela nelle Istituzioni, il problema separazione coniugale e la perdita di un figlio essendo nella condizione di genitore non affidatario. In proposito la legge dice che è un diritto-dovere per un padre continuare ad avere cura del proprio bambino, ed è giusto che un bambino continui ad avere tutti e due i genitori anche dopo la separazione coniugale. Tuttavia i genitori affidatari, nella maggior parte dei casi, le madri, molto spesso ostacolano il diritto del bambino a vedere il padre, sia con mezzi legali che con comportamenti, a volte, al di fuori della legge. L’Associazione “caro papà” ritiene che ogni bambino abbia diritto ad avere due genitori, anche se sono separati, sostenendo che l’attuale legge, che sceglie un genitore “più adatto” dell’altro, per far crescere il bambino, è antistorica, discriminatoria, contraria agli interessi del bambino, che per colpa di questa legge crudele finisce per perdere il proprio padre. Il loro obiettivo non è quello di infrangere la legge, ma cambiare una legge ingiusta. Ma quale giorno migliore per festeggiare la festa del papà, il 19 marzo, la festa cristiana di San Giuseppe, sposo di Maria e padre di Gesù; nasce nella Chiesa dell’est e viene importata in Occidente e nel calendario romano nel quindicesimo secolo. Pio IX dichiarò San Giuseppe patrono della Chiesa universale nel 1870. Nella tradizione religiosa San Giuseppe, artigiano, falegname, è lo sposo della Vergine e padre putativo di Gesù. Le poche notizie che si hanno sulla sua figura “storica” sono quelle che si desumono dai Vangeli di Luca e, soprattutto, di Matteo. Giuseppe, curiosamente, scompare dalla vita di Cristo adulto: l’ultima volta che viene citato nei Vangeli è quando ritrova Gesù dodicenne al Tempio. Gli esperti di esegesi dei testi desumono da questo che Giuseppe morì prima del ministero pubblico di Gesù. La festa ha quindi origini antichissime, ma oggi è necessario fare delle riflessioni in merito ad una ricorrenza che si continua ad evolvere nel tempo, ma il cui significato potrebbe sfiorire o sciogliersi come la neve al sole, in quanto i figli non devono ricordarsi di fare gli auguri, il regalo al papà, solo perché il consumismo ce lo impone, il papà va rispettato ed amato in ogni giorno dell’anno e, a sua volta, egli ha il diritto-dovere di amare ed essere riamato dal proprio figlio. Concludo con un consiglio a tutti i figli del mondo, stamattina svegliatevi con il proposito di porgere una carezza al vostro papà, un sorriso, un tenero abbraccio, le scuse per una promessa mancata contano più di mille regali per un “papà”. Auguri a tutti i papà!

Ripartizione proventi contravvenzionali

Dall’esame del Bilancio Previsionale relativo all’anno 2007 si preannuncia una entrata di circa 600.000,00 euro, inerenti i “Proventi contravvenzionali in materia di circolazione stradale”. A tal proposito si precisa che l’art. 208 - IV comma del D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 riguardante il “Nuovo codice della strada”, stabilisce che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al Codice stesso, siano devoluti nella quota pari al 50%, alle seguenti finalità: spese per studi, ricerca e propaganda ai fini della sicurezza stradale; spese per la redazione del piano urbano del traffico; spese per finalità di educazione stradale; spese per il miglioramento della circolazione sulle strade; spese per il potenziamento e miglioramento della segnaletica stradale; spese per la fornitura di mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale; spese a favore della mobilità ciclistica; interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli; spese per assunzione di personale a tempo determinato. Pertanto con una recente delibera di Giunta Comunale è stata destinata la somma di € 355.000,00 dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al Codice della strada, alle finalità previste dall’art.208, già sopra menzionato. Tale cifra è stata, quindi, programmata per le seguenti spese: rilevamento elettronico delle infrazioni al Codice della Strada; vigili provvisori (Legge finanziaria 2007); uniformi e attrezzature per i servizi di Polizia Stradale; Manutenzione automezzi/servizio Vigili Urbani; segnaletica stradale; acquisto di apparecchiature ricetrasmittenti. Concludiamo, allora, raccomandando la massima prudenza sulle strade, seguendo con attenzione e precisione il regolamento del codice stradale, prima di tutto per salvaguardare la propria incolumità e poi per evitare di incorrere in eventuali multe. Ricordiamo che: “la dimenticanza costa cara!”. Se dimentichi i documenti di circolazione (patente, carta di circolazione, contrassegno assicurativo, ecc.) rischi di sborsare inutilmente € 32,00; se un ragazzo minorenne circola su un ciclomotore senza fare uso del casco protettivo, trasportando una persona a bordo e, magari, impenna anche il ciclomotore, oltre a pagare € 32,00 di multa, il ciclomotore viene anche fermato per 90 giorni; il contrassegno assicurativo deve essere esposto sul parabrezza anteriore dell’autoveicolo, altrimenti si incorre in una sanzione di € 32,00; una sosta di “cinque” minuti in parcheggio a pagamento senza acquistare ed esporre il grattino non ti fa risparmiare € 1,00, te ne fa spendere inutilmente € 32,00; se senti il trillo prolungato emesso dal fischietto del vigile ad un incrocio significa “pericolo”. Pertanto tutti hanno l’obbligo di arrestare il veicolo. Due trilli brevi e successivi equivalgono al segnale di via libera. Queste sono solo alcune regole di comportamento stradale, tuttavia sono fondamentali per evitare salate multe. (19 marzo 2007-19:30)





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