CIAMPI A MIGNANO M.LUNGO: "VIVA E CONDIVISA MEMORIA DELL'ITALIA"
Data: Lunedì, 08 dicembre @ 17:51:06 CET
Argomento: Difesa




"L'Italia ha una memoria viva e condivisa che richiede sempre di più il lavoro della storia, la passione civile di chi ricerca il passato per operare", ha detto il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ricordando i caduti italiani della battaglia di Cassino, insieme al ministro della Difesa, Antonio Martino, al Sacrario di Mignano Montelungo.
Alla battaglia che fu combattuta a Mignano Montelungo dagli alleati per sfondare la linea Gustav, presero parte 60 anni fa "i reparti di un esercito italiano che voleva riscattare l'onore e la libertà della patria, che difese con le armi in pugno la dignità del tricolore. Quel 'raggruppamento motorizzato' appena riorganizzato in Puglia, fu il primo per lo sfondamento delle linee laddove si erano infranti numerosi sforzi di reggimenti americani, Con tenacia e volontà disperate - ha sottolineato il capo dello Stato - tentarono di conquistare, pietra dopo pietra, posizioni strategiche naturali che arrestavano l'avanzata delle forze alleate". "Loro, quel giorno - ha detto Ciampi - erano l'Italia. I mille del Montelungo, con le decine di morti e feriti, hanno tenuto vivo il filo rosso della continuità legale e morale dello Stato italiano, come nel marzo del 1944 gli alpini del Monte Marrone, i paracadutisti del Nembo a Filottrano, il gruppo di Combattimento 'Cremona' sulla linea gotica alle Torri di Primaro, il Gruppo di Combattimento 'Friuli' sul fiume Senio, il gruppo di combattimento 'Folgore' a Grizzano e tutti i combattenti della Guerra di Liberazione". Ciampi ha poi ricordato che proprio alcune di queste formazioni giunsero a liberare Bologna, Chieti e tante altri paesi e città dove fecero sventolare il tricolore dopo la tragedia dell'8 settembre. "Fu un lavoro importantissimo per il futuro dell'Italia, anche se fu vissuto - ha sottolineato - nell'amarezza e tra enormi difficoltà". Ciampi, che già nel 1993, da presidente del Consiglio, era venuto in questo Sacrario, ha ricordato il merito di alti ufficiali, come il maresciallo Messe e il generale Utili (quest'ultimo, deceduto nel 1952, è sepolto, per sua volontà, in questo cimitero militare) per aver saputo riorganizzare i reparti sbandati e aver saputo "convincere gli alleati a farli combattere". E' stato un "oscuro lavoro per l'onore della patria e per la libertà che dobbiamo oggi ricordare", ha detto Ciampi chiedendo di ricostruire, i protagonisti, gli eroi. In particolare Ciampi ha ricordato "la figura di eccezionale valore e intelligenza" del generale Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo "animatore della Guerra di Liberazione nei primi dieci difficilissimi mesi, torturato e poi assassinato alle Fosse Ardeatine insieme ai principali collaboratori che con lui avevano organizzato le azioni dietro l linee sotto le direttive del governo legittimo. E' un eroe che merita di essere 'raccontato' agli italiani di oggi".
Di questa pagina di storia italiana, ha aggiunto Ciampi, bisogna ricordare "le spaventose sofferenze della popolazione civile che per mesi visse nel terrore, nella morte e nella violenza degli eserciti anche alleati". Nel pomeriggio, a Caserta, Ciampi fisserà sui gonfaloni delle città di Capua e San Pietro Infine una Medaglia d'Oro al Merito Civile al ricordo delle sofferenze e allo stesso tempo della forza d'animo con la quale quelle città affrontarono la distruzione e i lutti di quei mesi, assistendo feriti, ospitando fuggiaschi e prigionieri. Tornando al dovere della memoria, nel sottolineare che il nostro paese "ha una memoria viva e condivisa", Ciampi ha invitato a portare i ragazzi delle scuole nei Sacrari militari per fare conoscere di più le nostre radici. Infine ha ringraziato le forze armate elogiandole per la cura con cui custodiscono i cimiteri militari.





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