A ROMA DE FRANCISCIS ANNUNCIA LE 'OLIMPIADI DELLA MOZZARELLA'
Data: Giovedì, 15 marzo @ 18:53:20 CET
Argomento: Enti e Comuni


(Roma: nella foto di Casertapress un momento del convegno sulle tipicità nel Casertano conclusosi qualche ora fa)



A maggio la nuova edizione del “Palazzo del gusto”, dal 7 al 9 settembre “Le Olimpiadi della mozzarella”, una tre giorni di eventi culturali ed enogastronomici, e ad ottobre il congresso mondiale sulla razza bufalina che sarà ospitato per la seconda volta nella sua storia a Caserta, a cura dell’Anasb. Sono le tre iniziative di valorizzazione della mozzarella di bufala e delle tipicità enogastronomiche del territorio alle quali lavora fattivamente la Provincia di Caserta anticipate a Roma dal presidente Sandro De Franciscis, nel corso del convegno su “Le reali produzioni di Terra di Lavoro”. L’appuntamento ha concluso “La settimana delle Province”, che ha visto protagonista Caserta e le potenzialità del suo territorio – rappresentate da beni culturali e produzioni tipiche – nella sede di rappresentanza della Regione Campania. Dopo l’appuntamento di ieri incentrato sulle potenzialità costituite dall’esistenza sul territorio di numerosi attrattori culturali, nella seconda giornata dell’iniziativa esperti e rappresentanti delle Istituzioni hanno passato in rassegna le potenzialità ancora inespresse della filiera agricola provinciale. “Con le associazioni di categoria – ha spiegato l’assessore alle Politiche agricole, Mimmo Dell’Aquila – abbiamo individuato un paniere di prodotti tipici, scelti per la loro qualità, e su questo abbiamo avviato un percorso di valorizzazione. Occorre collegare sempre più le produzioni ai territori d’origine, per i quali proponiamo la certificazione ambientale di qualità come ulteriore garanzia per i cittadini-consumatori”. “I prodotti agricoli in sé – ha affermato l’assessore alle Politiche culturali, Tiziana Panella – non possono da soli aiutarci ad invertire una tendenza che vede i dati del turismo stanziale inchiodati ad un pallido 5 per cento in regione. Ma la loro valorizzazione, unita alla promozione di una vera rete fra i beni culturali del territorio, può aiutarci a raggiungere un risultato sicuramente più positivo”. E della stretta relazione fra tipicità produttive e beni culturali ha parlato Maria Rosaria Iacono, della Soprintendenza ai Beni architettonici, artistici e storici di Caserta. I vini che risalgono alla tradizione dei Borbone e che sono nati intorno all’esperienza di San Leucio, le mozzarelle prodotte nella tenuta di Carditello, il vino asprinio dell’agro Aversano, “prodotti rinomati – ha fatto sapere Iacono – già dal 1816, come testimoniano i volumi dell’epoca sulle produzioni nelle province del Regno di Napoli”. Relatori del convegno sono stati anche Leandro La Manna (Stapa Cepica di Caserta) e il giornalista Luciano Pignataro. In conclusione De Franciscis ha invitato istituzioni e mondo produttivo “a recuperare insieme le nostre tradizioni, consapevoli che possono essere occasione di autentico sviluppo”. (15 marzo 2007-18:50)





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