IXFIN MARCIANISE, FRODE FISCALE: DALLA BANDA LARGA...ALLA BANDA DI DELINQUENTI
Data: Venerdì, 23 febbraio @ 16:32:54 CET
Argomento: Cronaca




Caserta - Nel giugno di tre anni fa il Governatore Antonio Bassolino e l'ex assessore alle attività produttive Gianfranco Alois (oggi vicesindaco a Caserta) pubblicizzarono la loro visita nello stabilimento Ixfin di Marcianise per illustrare la sperimentazione della banda larga via etere grazie ad un accordo tra Regione e il gruppo privato di Marcianise del settore dell'elettronica e della componentistica elettronica, che aveva rilevato la Magneti Marelli. Un annuncio dato in 'collaborazione' con l patron di Ixfin, Massimo Pugliese tra gli indagati di un'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere (pm Antonella Cantiello) sfociata oggi in tre arresti. La vera banda - ha scoperto la magistratura sammaritana - non era quella 'larga' ma quella a delinquere composta da almeno 15 persone (indagate) che hanno ottenuto finanziamenti pubblici volatilizzatisi grazie ad un giro di società 'cartiere' scoperto dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza a danno di tutte le famiglie di lavoratori della società fallita. Si tratta, secondo gli inquirenti, di un'organizzazione criminale specializzata nel riciclaggio di denaro, nell' emissione di fatture false. Il giro d'affari illeciti e' stimato oltre 80 milioni di euro. Le societa' coinvolte sono la Ixfin di Marcianise (Caserta), la ICS (ex Olivetti Spa), con sede sempre a Marcianise e la 'Tecnodiffusione', con sede in provincia di Firenze. In procinto di fallire le tre societa' avevano prosciugato i propri bilanci trasferendo con false fatture in paradisi fiscali esteri enormi somme di denaro. Quindici persone sono indagate attualmente nell'inchiesta del pm Antonella Cantiello. Tra essi tre cittadini stranieri. Tra gli indagati, secondo quanto si e' appreso, figura l'amministratore dell'Avellino Calcio, Massimo Pugliese. tre arrestati sono: Gennaro Russo, 66 anni, di Napoli, ritenuto dagli investigatori la mente dell' organizzazione, Franco Ferranti, 51 anni, di Roma e Luigi Curcio, 61 anni, di Napoli, che ha ottenuto gli arresti domiciliari. Secondo gli investigatori, pur non rivestendo cariche in nessuna delle societa' i tre costituivano la ''cabina di regia'' delle operazioni di riciclaggio. Le accuse contestate sono assooc delinquere, riciclaggio di denaro di provenienza illecita, emissione di fatture false, ed occultamento di scritture contabili. Sono 19 le societa' coinvolte nell' inchiesta, quasi tutte fittizie, con sede legale a Roma, Innsbruck, Lugano, Singapore ed in alcuni ''paradisi fiscali''. Tra i loro costitutori figuravano lo spagnolo Israel Fernandez Sanchez, ed i cittadini francesi Federic Nicolas Gregory (titolare della ''ISD'' con sede a Roma) e Kamel Atarsia. Al centro della galassia di societa' di comodo c' era la ''Ixfin Spa'' di Marcianise (Caserta), grossa societa' del comparto elettronico con oltre 1000 dipendenti, di cui era amministratore delegato l' imprenditore Massimo Pugliese, attuale amministratore dell' Avellino Calcio. La ''Ixfin'', che aveva rilevato negli anni scorsi la 'Magneti Marelli'' e' fallita il 5 luglio 2006, dopo aver percepito un' ultima tranche di contributi dal Ministero per l' Industria per tre milioni di euro. Secondo quanto emerso dalle indagini la liquidita' della ''Ixfin'' sarebbe stata prosciugata in vista del fallimento con massicci trasferimenti di denaro sulle societa' di comodo e sulla controllata ICS (ex Olivetti spa), della quale la societa' madre si accollava i debiti, mediante false fatture. Il denaro della Ixfin - almeno 37 milioni di euro, secondo gli investigatori - veniva trasferito su conti correnti intestati alle societa' basate in Svizzera. Un nuovo filone delle indagini, che sono ancora in corso, potrebbe portare alla formulazione dell' accusa di bancarotta fraudolenta per la ''Ixfin'', che fu al centro di violente proteste dei lavoratori in cassa integrazione prima della chiusura. ''Siamo solo all' inizio di un' inchiesta che ha un livello piu' alto, quello del riciclaggio. Stiamo ancora analizzando i flussi di denaro'', afferma il pm Antonella Cantiello. Le indagini dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Napoli, per quella che e' stata chiamata ''Operazione IX Money'', sono cominciate da una serie di accertamenti fiscali condotti alla ''Ixfin'', che aveva dichiarato lo stato di crisi nel maggio 2004. (23 febbraio 2007-16:30)





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