«Provenendo da una famiglia di avvocati ho sempre considerato un privilegio entrare a far parte della magistratura ma quest'ultima è migliore se è migliore anche l'avvocatura». Lo ha affermato il Procuratore generale di Milano, Mario Blandini, intervendo, insieme ad altri magistrati di tutta Italia, al convegno «Due toghe, un unico obiettivo» organizzato dall'ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere presieduto da Elio Sticco. «A Santa Maria Capua Vetere, dove ho prestato servizio 24 anni fa – ha aggiunto Blandini – proprio dal rapporto di reciproca stima fra giudici e avvocati ho tratto un grande insegnamento per la mia attività continuata a Trento e poi a Milano». Per Blandini, «oggi è cambiato il clima generale della società e quindi anche il clima dei rapporti fra i vari poteri dello Stato e fra le varie componenti del mondo giudiziario. E' un clima che mi si addice poco perché ho preferito sempre un rapporto sereno e tranquillo con il mondo dell'avvocatura». La manifestazione, caratterizzata da una prolusione dell'avvocato-consigliere Alberto Zaza d'Aulisio, ha fatto ritrovare insieme avvocati ed un gran numero di magistrati che, nell'ultimo ventennio, hanno esercitato la loro professione nel circondario giudiziario sammaritano. Si tratta di toghe che oggi prestano servizio in importanti sedi di tribunali e che, in passato, hanno svolto funzioni di giudici o pm nel foro sammaritano. Nel corso della manifestazione sono stati consegnati anche gli attestati ai cosiddetti Senatori dell'Ordine, cioè quegli avvocati che hanno esercitato quarant'anni di attività professionale. Tra i magistrati omaggiati di un attestato e di una medaglia, il procuratore capo di Milano Claudio Minale; Gianfranco Izzo capo della Procura di Cassino; Antonio La Venuta (Isernia); i presidenti di Corte di Appello Domenico Balletta, Ferdinando Russo e Luigi Martone (Napoli); i presidenti di tribunale Alberto Urbano (Frosinone) e Andrea Della Selva (Cassino); i consiglieri d'Appello Rosa Maria Caturano, Francesco Paolo Caiati, Pasquale Troise, Giuseppe Provitera e Giancarlo De Donato (Napoli); il consigliere di Cassazione Vincenzo Colarusso e i magistrati Paolo Albano, Lucio Di Nosse e Paolo di Marzio. Al tavolo dei lavori erano presenti Carlo Alemi, presidente del Tribunale; Mariano Maffei, capo della Procura; Raffaele Numeroso, presidente della Corte di Appello di Napoli e tutti i consiglieri dell'ordine forense.