Caserta (di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere comunale a Caserta) - Non possiamo non toccare, ancora una volta, il delicato tema del traffico. Ma la sua soluzione è importante in quanto una città paralizzata nuoce a se stessa in termini di economia, di ambiente, di stress e chi più ne ha più ne metta. Io certamente non sono un tecnico e da me lungi la volontà di criticare il piano traffico o di prevedere altre soluzioni. Queste devono essere studiate e prospettate da tecnici. Ed è proprio su ciò che voglio soffermarmi, in quanto nulla è stato fatto in tal senso. C’è un problema strutturale del piano traffico che va affrontato, oltre a quello contingente che scaturisce dai lavori in corso. Vi sono strade molto larghe a senso unico ma che costringono i cittadini a lunghi giri per raggiungere la propria abitazione, fra l’altro molte di queste, nelle fasce orarie serali e pomeridiane, inducono gli automobilisti a velocità elevate con incidenti stradali spesso gravi. Attraversare la città in determinate zone nelle ore di punta significa invece incolonnarsi e stare fermi per tanto tempo. Un esempio è la criticissima via Roma, ma tutte le strade ove sono ubicate scuole risentono dello stesso problema. E certamente non basta la presenza di due vigili a risolvere la questione. Manca ed è mancata la programmazione, la previsione di orari di ingresso ed uscita differenziati, la seria volontà di combattere la sosta selvaggia. Tutto ciò comporta per i cittadini, al fine di evitare le strade più trafficate, la necessità di adottare percorsi alternativi molto più lunghi, talvolta anche uscendo dal comune, per raggiungere l’altro lato della città. Ed il tutto è ancor più grave se consideriamo che Caserta non ha un servizio pubblico efficiente e quindi un’alternativa valida a chi è costretto a spostarsi. Al contempo non mi pare siano state adeguatamente pubblicizzate le strade aperte di recente che permettono di non transitare per Caserta a chi deve raggiungere altri comuni della provincia. Gli effetti negativi sono oggi ampliati dall’apertura di altri cantieri in città. Tutto ciò oggi impone una seria riflessione ed un approfondito studio per alleviare i disagi cui tutti andiamo incontro giorno dopo giorno, perciò ancora una volta l’invito è al sindaco affinché si prodighi per l’istituzione di un tavolo che sia poi capace di proporre soluzioni valide. A tal proposito ho presentato interrogazione al sindaco per sapere se e quali provvedimenti intende adottare. (16 febbraio 2007-19:30)