Confindustria Caserta cambia prospettiva di vista e guarda alla Cina non più come una minaccia, ma come occasione di sviluppo e di crescita imprenditoriale. E precisamente alla provincia di Jiangsu. L'obiettivo, nell'ambito di un articolato programma di internazionalizzazione, è stato affidato al vicepresidente Gaetano Malatesta, che oggi ha incontrato, presso la sede nazionale di Confindustria, Guang Suquiang, rappresentante del bureau delle piccole e medie imprese della provincia, appunto, di Jiangsu.
Da qualche giorno, infatti, a Viale dell'Astronomia - a seguito di un accordo istituzionale sottoscritto con il governo del territorio - è attivo il "Desk Jiangsu", lo sportello espressamente dedicato alle imprese italiane che intendono beneficiare di un canale privilegiato per rafforzare i legami commerciali con una provincia che da sola conta più abitanti dell'Italia (75 milioni). L'economia dello Jiangsu cresce a velocità esponenziale: l'incremento annuo del Pil supera, infatti, il 14%. Gli investimenti diretti dall'estero ammontano a circa 11 miliardi di euro, che corrispondono al 22% dei flussi totali diretti verso la Cina. E tra i gruppi italiani già presenti nell'area, vanno segnalati Fiat, Indesit, Prysmian e Guala.
"La nostra idea - spiega Malatesta, che è anche il delegato per l'internazionalizzazione dell'Associazione casertana - è quella di organizzare entro il prossimo anno una missione d'affari in loco, con contatti B2B, per verificare la possibilità di realizzare partnership e joint venture. Nel frattempo, però, vorremmo preparare adeguatamente l'appuntamento con alcuni workshop informativi rivolti alle imprese associate. Il primo dei quali, curato dal signor Guang Suquiang, che mi ha suscitato un'ottima impressione, quanto a competenza, dovrebbe tenersi al più tardi entro la fine di marzo. Senza escludere, ove si creasse la possibilità, un evento di incoming". (16 febbraio 2007-10:47)
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