L' VIII sezione del Tribunale del Riesame di Napoli (presidente Pierluigi Di Stefano) ha annullato le ordinanze di custodia agli arresti domiciliari, eseguite dalla Guardia di Finanza di Caserta il 30 gennaio scorso, nell'ambito di una inchiesta su presunte irregolarità da parte di rappresentanti di cooperative edilizie, accusati di aver percepito illecitamente contributi pubblici dalla Regione Campania, per oltre 1 milione di euro, e di aver sottratto al fisco almeno 1 milione di euro di imposte, ricorrendo ad agevolazioni tributarie. E' stato rimesso in libertà l'imprenditore casertano Salvatore Capacchione, che era stato destinatario del provvedimento assieme a Carmine Cervone, Pasquale Di Maio e Francesco Guarino, difesi dall'avvocato Sabatino Graziano. Il difensore dell'imprenditore casertano, Vittorio Giaquinto, aveva eccepito l' infondatezza delle accuse contestate e la regolarità della condotta del suo assistito, smontando l'ipotesi dell'accusa e cioé che cooperative, costituite per la realizzazione di case popolari a beneficio dei soci, sarebbero state, in realtà, imprese commerciali, che vendevano appartamenti anche a soggetti estranei alle cooperative. Non erano, quindi, in possesso dei requisiti di legge. Le motivazioni del Tribunale del Riesame saranno depositate nei prossimi giorni.
(14 febbraio 2007-19:28
|