AVERSA (Caserta) – “Spesso mastico qualcosa, poi lo sputo e lo getto via”, oppure “dico che ho già mangiato per saltare i pasti”. Sono queste alcune delle opzioni contenute nel questionario a cura dall’unità operativa semplice dipartimentale per le nuove dipendenze dell’Asl Ce2 di cui è responsabile il dottor Giovanni Di Martino e che afferisce al Dipartimento dipendenze diretto dal dottor Antonio D’Amore. Il questionario, del tutto anonimo, è in fase di somministrazione presso i sei istituti superiori di Santa Maria Capua Vetere, man mano saranno coinvolti tre istituti superiori di Aversa e altrettanti di Capua. “Diretto agli alunni delle seconde e delle quinte classi – spiega Di Martino -, è focalizzato non solo sui disturbi alimentari che possono sfociare in anoressia e bulimia, ma anche sull’uso e l’abuso di alcol, sostanze stupefacenti, dipendenza dal cellulare e dal gioco d’azzardo soprattutto on line”. In particolare, lo screening segue gli studi effettuati negli anni scorsi dallo stesso Di Martino, nel 2006 concentrati sul gambling e le dipendenze tecnologiche, nel 2004-2005 proprio sui disturbi alimentari. Il confine tra la tensione ad un’ottimale forma fisica e l’ossessione per una linea perfetta falsata dalle immagini propinate dai mass media è terribilmente labile. Mentre si discute sulla messa al bando dalle sfilate delle mannequin magre fino all’osso, si diffondono pericolosamente anche in Italia siti Internet e blog che “propagandano” certe patologie. Si parte da apparentemente innocui consigli dietetici e si arriva a vere e proprie “gare on line” con liste di ragazze (soprattutto) che confrontano ogni giorno il loro peso. “Durante l’indagine effettuata nel 2004 su 93 studenti di un istituto superiore di Santa Maria Capua Vetere – riferisce Di Martino – in 15 soggetti (il 16,13% del totale) emersero comportamenti problematici legati ai rapporti con il cibo, con la diffusa abitudine al vomito autoindotto per liberarsi degli alimenti assunti”. E fornire gli strumenti per acquisire la consapevolezza di un problema è un primo importante passo. “Per questo è fondamentale – afferma il direttore generale dell’Asl Ce2, Angela Ruggiero – il coinvolgimento delle scuole. Una sinergia che può portare a concretizzare obiettivi importanti e ad intervenire per individuare le strategie giuste per prevenire e combattere il rischio di dipendenze”. (6 febbraio 2007-16:34)
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