"In questa finanziaria c'é una contraddizione: molti soldi nuovi per i fondi, per i programmi, i progetti di ricerca Italia 2015, i soldi del settimo programma quadro, i fondi strutturali. Abbiamo, però, tenuto un po' a stecchetto l'università e gli enti di ricerca per quanto riguarda i fondi che servono al funzionamento ordinario". Così il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi, rispondendo ai giornalisti, a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno Accademico della Seconda Università degli Studi di Napoli, svoltasi nella reggia di Caserta "Questa è una contraddizione di un anno difficile - ha aggiunto Mussi - ma sono convinto che nel 2008 le cose miglioreranno". Il ministro ha sottolineato, comunque, l'impegno del Governo per l'università nell'immediato. "Il diritto allo studio ha perso qualche soldo quest'anno, rispetto all'anno precedente, ma ne ha guadagnati rispetto alle previsioni del ministro Moratti. Nell'immediato ci sarà qualcosa di molto interessante che riguarda le residenze studentesche. Ci sono fondi, altri ne stiamo trovando anche da altre fonti: siamo in grado - ha concluso Mussi - di iniziare i lavori per un incremento significativo delle residenze studentesche quest'anno".
Priorità sulla ricerca
L'Università e la ricerca scientifica sono una priorità del Governo. Lo ha ribadito a Caserta, intervenendo a conclusione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico della Seconda Università degli Studi di Napoli, il ministro dell'Università, Fabio Mussi. "Qualche settimana fa, proprio a Caserta per la riunione dopo la finanziaria del consiglio dei Ministri - ha aggiunto Mussi - abbiamo ridefinito un programma per la legislatura. E tra i dieci punti programmatici indicati dopo quella riunione, il primo fra tutti è la formazione e la ricerca scientifica. Naturalmente è l'annuncio di una priorità che deve essere ora riempita, seguita dai fatti. Però già la definizione di una priorità è un atto importante".
Non frammentare sedi università
Bloccare la proliferazione e la frammentazione delle sedi universitarie. E' uno degli obiettivi evidenziati dal ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico alla Seconda Università di Napoli. "Ho bloccato tutto - ha detto - In Italia c'é una situazione bizzarra: 105 province e 360 sedi universitarie". A parere di Mussi c'é stato "un certo concorso di colpa tra corpo accademico e politici locali e nazionali, ognuno alla ricerca della propria medaglietta, magari un corso, una facoltà qualcosa purché si chiamasse università, anche in cima alle montagne". "Si è trattato - ha concluso il ministro - di un errore clamoroso che deve essere corretto. Come primo passo per la correzione, con le legge finanziaria, ho fermato qualunque progetto e processo di ulteriore frammentazione e proliferazione delle sedi". La cerimonia si è svolta a Palazzo reale, alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario all'Istruzione, Gaetano Pascarella, del governatore della Campania, Antonio Bassolino, delle autorità provinciali.(5 febbraio 2007-20:12)
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