nCaserta Sette - informazione - news - attualità - cronaca - sport - turismo - musica e arte - reggia di caserta - giornalisti - giornalismop - attualità - omicidi - rapine - storia di caserta - per caserta - in caserta - con caserta


Privacy Policy / Cookies


IL TG ON LINE E' OFFERTO DA


GUARDA QUI LE VIDEONEWS


TV LIBERE: GIORNALISTI DI CASERTA A MATRIX


Il Blog di Prospero Cecere


UFFICI STAMPA TOP TEN A CASERTA (New Entry)

  
  Collabora con Noi
  Per Aziende ed Enti
  La tua vicenda qui
  Archivio Giornali
  Gerenza
  Servizi Emittenti Tv
  Spot & Doppiaggi
  Archivio Servizi Tg
  I tuoi ricordi in Dvd
  Musica-Party-Sfilate
  www.sannioturismo.com



  Archivio news
  Argomenti
  Cerca nel sito
  Invia una news
  Lista iscritti
  Messaggi privati
  News
  Recommend_Plus
  Sondaggi
TERRENO AFFITTATO A BOSS: ISTITUTO SOSTENTAMENTO CLERO FA MARCIA INDIETRO


CASERTA - (Luca Kocci, da Adista) - Torna precipitosamente sui suoi passi don Antonio Aragosa, il direttore dell'Istituto diocesano di sostentamento del clero di Caserta (Idsc) che aveva ceduto in affitto per 13 euro al mese ad un noto camorrista della zona, Pasquale Belforte, un terreno agricolo di 2.600 metri quadrati di proprietà dello stesso Istituto: "il rapporto esistente per noi è virtualmente già sciolto", spiega il sacerdote al "Mattino" di Caserta (26/1). "Auspichiamo che l'affittuario decida di lasciare spontaneamente l'appezzamento libero, ma in caso contrario siamo determinati a cogliere ogni appiglio legale e ad intraprendere la necessaria causa civile per ottenere la rescissione e rientrare nel possesso materiale del fondo". Una virata a 180 gradi da parte di don Aragosa che, inizialmente, era di tutt'altro parere. Interpellato da Adista sulla questione oltre due settimane fa, infatti, il direttore dell'Idsc aveva dichiarato che, se Belforte avesse demolito le costruzioni che aveva abusivamente fatto edificare nel terreno che gli era stato concesso esclusivamente per uso agricolo, il contratto sarebbe andato avanti "regolarmente fino al 2013 (la data di scadenza naturale, ndr), altrimenti dovremmo avventurarci in una causa che potrebbe durare anche diversi anni" (v. Adista n. 7/07). Un'opinione ribadita anche nei giorni successivi, fino all'intervento del vescovo di Caserta, mons. Raffaele Nogaro, il quale, pur non essendo tenuto ad intervenire (gli Idsc, infatti, hanno personalità giuridica autonoma: sono collegati all'Istituto centrale di sostentamento del clero – che gestisce il miliardo di euro annuo dell'otto per mille – e devono chiedere l'autorizzazione al vescovo diocesano solo per cifre superiori a 250mila euro), aveva preteso da don Aragosa la "rescissione immediata" del contratto (v. Adista n. 9/07). Solo allora il direttore dell'Idsc ha ripreso la parola per rimangiarsi tutto e annunciare il dietrofront. L'articolo 5 del contratto di affitto tra Belforte e l'Idsc contiene una clausola di risoluzione che viene applicata nel caso in cui non venga rispettata la destinazione d'uso di un terreno, quindi ci sono tutti gli elementi per chiedere la rescissione unilaterale del contratto. Esattamente ciò che aveva scritto Adista fin dal primo momento, incassando però la reazione negativa di don Aragosa. Don Ciotti-mons. Nogaro: malintesi e chiarimenti La vicenda del terreno affittato al camorrista ha anche provocato un malinteso, subito rientrato, fra mons. Nogaro e don Luigi Ciotti. Subito dopo il lancio di Adista, la notizia è stata infatti ripresa dal telegiornale de La7 che, nell'edizione nazionale serale del Tg dello scorso 23 gennaio, ha mandato in onda una breve intervista a don Ciotti il quale, interpellato sulla vicenda, ha dichiarato: "Ho letto che a Marcianise è stato detto che non lo sapevano (il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate ad Adista da don Aragosa, ndr); mi auguro che sia proprio sinceramente così. Può anche capitare, ma allora, in questo momento, si dia un segnale molto chiaro: che non si affitti più, che se c'è stata una svista se ne assuma anche una responsabilità, che si spieghi alla gente che bisogna evitare, direttamente o indirettamente, collusioni con ambienti e persone che le mani se le sono sporcate di violenza, sangue, morte e illegalità". Parole che hanno suscitato il risentimento di mons. Nogaro ("non mi aspettavo questo attacco", dice al "Mattino" di Caserta del 25/1, "disgusta il gesto di denuncia di collusione della mia Curia diocesana da lui fatto su un canale della televisione nazionale"), enfatizzato dall'edizione di Caserta del "Mattino" che titolava in prima pagina: "Don Ciotti, attacco disgustoso". Un malinteso subito chiarito dallo stesso don Ciotti che, dopo aver compreso che il contratto era stato stipulato dall'Idsc senza alcuna responsabilità del vescovo, ha telefonato a mons. Nogaro: "Gli ho voluto far sapere che sono davvero dispiaciuto, che è stato tutto un grande equivoco e che lui per me è un grande vescovo", ha riferito ancora "Il Mattino" di Caserta che, il 26/1, titolava (sempre in prima pagina) "Nogaro-Ciotti, ritorna il sereno". Del resto, la posizione del fondatore di Libera e del vescovo di Caserta sulla questione era stata chiara e univoca fin dal primo momento: annullare immediatamente il contratto di affitto con Belforte. Macrico, nulla di nuovo sotto il sole Sul fronte del Macrico - l'area di 33 ettari nel centro di Caserta che l'Idsc, in accordo con l'Istituto centrale sostentamento (Icsc), la Cei e la Santa Sede, vorrebbe vendere al Comune o ai palazzinari per 35 milioni di euro (v. Adista n. 9/07) – invece, nulla di nuovo: il tavolo di concertazione fra Regione, Provincia e Comune è stato solo annunciato e si ignora quando si costituirà ufficialmente. E intanto dai balconi dei palazzi di Caserta si affacciano le prime bandiere "Macrico verde 100%", prodotte e distribuite dal Comitato dei cittadini che si oppone alla speculazione edilizia sul Macrico. E a febbraio partiranno anche le prime richieste dei cittadini indirizzate ai due Istituti per il sostentamento del clero, sia centrale che di Caserta, per poter avere in affitto piccoli appezzamenti di Macrico per uso agricolo, come era stato fatto con il camorrista Belforte. (5 febbraio 2007-16:55)

 
· Inoltre Cronaca
· News di redazione


Articolo più letto relativo a Cronaca:
CASERTA, CUOCO UCCISO A TEANO: ESEGUITA AUTOPSIA

Punteggio medio: 5
Voti: 2


Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

Eccellente
Ottimo
Buono
Normale
Cattivo



 Pagina Stampabile  Pagina Stampabile

 Invia questo Articolo ad un Amico  Invia questo Articolo ad un Amico

www.casertasette.it