CAPUA (Caserta) — A Belgrado nella mostra
«Pueritia, primaria humanitas aetas» c’è
un reperto archeologico proveniente dal
Museo Campano di Capua. È la Matres
109 che ha sulle ginocchia due pargoli.
Questa statua non farà ritorno subito nel
museo di Terra di Lavoro, ma resterà ancora
a lungo nei Balcani. infatti dopo essere
stata esposta per due mesi nella mostra organizzata
nella capitale serga si trasferirà
a Budapest per una mostra nella capitale
magiara. L’esposizione al di fuori del Museo
Campano, di una delle Matres è un fatto
abbastanza raro. Infatti solo in una occasione,
nel 1990 a Milano presso l’Angelicum,
è stata realizzata una mostra dedicata
a queste statue che
quando furono ritrovate
nel fondo Patturelli,
vennero sotterrate di
nuovo perché ritenute
«brutte come rospi».
Solo in seguito sono
state riportare alla luce
(quando il gusto è
cambiato, assieme all’archeologia
che non
è stata più soltanto la
ricerca di reperti "belli")
e conservate nel
Museo dell’anticaCasilinum.
Solo qualche
statua delle tante ritrovate
nel fondo Patturelli
è finita all’estero,
ma nessuna di quelle
«esportate" risulta attualmente
esposta. La
partena per i Balcani,
prima, e per la middle Europa, poi, sono
un evento abbastanza importante perché
la «Mater 109» per quello che rappresenta
sarà sicuramente di richiamo per i turisti
che provengono dall’Est.
Proprio alle Matres sarà dedicata, martedì
mattina, con inizio alle 11, nella sala
conferenza del museo capuano un incontro.
La dottoressa Luisa Mellillo, direttore
del Laboratorio di Conservazione e Restauro
del Museo Archeologico Nazionale
di Napoli, terrà una conferenza sulle «Matres». L’archeologa ha curato la mostra di
Milano nel 1990 ed è una profonda conoscitrice
di queste statue.
Il museo di Capua però non contiene solo
le madri. nelle sue
sale sono esposte le tanagrine,
figure di terracotta
e una ricca collezione
di vasi a vernice
nera. Tra i mosaici
famosi c’è quello della
«Schola cantorum».
Attualmente esiste
un progetto per la risistemazione
del Museo.
Si tratta di adeguare
le sale alle nuove
esigenze del curismo
culturale. L’investimento
della Provincia,
proprietaria dell’immobile,
è stato notevole
e quanto prima
dovrebbero cominciare
i lavori di adeguamento. (30 gennaio 2007-07:40)
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