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STRAGE A PESCOPAGANO NEL 1990: TRE ARRESTI DOPO 17 ANNI


Tre pregiudicati, elementi di spicco del clan La Torre, in passato attivo nel casertano, sono stati arrestati per una strage di italiani ed extracomunitari commessa nel 1990 a Pescopagano che aveva l'obiettivo di bloccare per conto del boss Antonio Bardellino la vendita di droga nella zona tra Castelvolturno e Mondragone. Le indagini dei pm della Direzione distrettuale antimafia Raffaele Cantone e Giuseppe Noviello hanno portato all'emissione di un ordine di custodia cautelare nei confronti di Giuseppe Fragnoli, 57 anni, Angelo Gagliardi, 53 anni, e Massimo Gitto, 53enne anche lui, tutti accusati di strage, omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di armi comuni e da guerra. Fin dall'inizio l'inchiesta su quanto era avvenuto nel bar "Centro" del piccolo comune casertano nell'aprile di 17 anni fa si erano indirizzate sullo scontro tra i clan del territorio e le bande di extracomunitari che iniziavano a gestire piazze di spaccio nella zona. Una 'guerra' combattuta con molte azioni di rappresaglia violenta culminate con l'azione contro il bar nella quale morirono due persone e sei rimasero ferite; subito dopo il gruppo di fuoco uccise tre extracomunitari a bordo di una Fiat 127 parcheggiata vicino all'esercizio commerciale e feri' il quarto occupante della vettura. All'inchiesta hanno contribuito anche alcuni collaboratori di giustizia. Bardelli non voleva che si vendesse droga nella provincia di Caserta per evitare l'attenzione delle forze di polizia nell'area. La misura cautelare emessa dal gip napoletano riguarderebbe anche i capoclan Augusto e Tiberio Francesco La Torre, ma non e' eseguibile perche' si e' in attesa di una estradizione suppletiva. (18 gennaio 2007-16:24)

 
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